Viaggio nelle musiche del cinema italiano in concerto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2003 11:11
Viaggio nelle musiche del cinema italiano in concerto

Cinemotion, inaugura venerdì 19 dicembre alle 21,30 a Castello Pasquini di Castiglioncello(LI), il programma del nuovo ciclo di “Veglie” che Armunia dedica alla musica. Lo spettacolo, che vede la direzione di Mauro Grossi, rende omaggio ai compositori più rappresentativi del cinema italiano, ripercorrendo alcune tappe attraverso titoli di film spesso dimenticati. Nessun film brutto o mediocre è mai stato salvato da una bella colonna sonora. Nessuna colonna sonora brutta o mediocre è mai riuscita a rovinare un bel film.

Insomma la musica nel cinema è importante, ma non determinante. Anche per questo è nato Cinemotion, per dare una sorta di “corte d’appello” a materiali musicali di pregevole, e talvolta eccellente fattura, condannati da insuccessi di pubblico o bollati da critiche non proprio lusinghiere. Materiali a volte imprigionati in arrangiamenti a dir poco discutibili, qui riproposti con nuove suggestioni timbriche, grazie all’incontro di una piccola orchestra d’archi e un quintetto jazz, una sorta di pozzo senza fondo di tradizioni, stili, possibilità e suggestioni a cui potere attingere a piene mani.
“A volte, a dire la verità, ce n'è voluta per riuscire a scorgere dei buoni temi imprigionati come erano in arrangiamenti a dir poco discutibili,- confessa Mauro Grossi- ma anche questo è un altro motore dell'operazione:dare una veste artistica a materiali nati subalterni e talvolta un po' trascurati.

Un altro grande stimolo, è quello di riuscire a fare della buona musica a partire da frutti dell'italico ingegno e, se possibile, tenersi sempre più lontani dai modelli più triti della "Jazzità" americana perché da tempo ormai non ne sentiamo più la mancanza e cerchiamo nuove dimensioni e emozioni. E' già, "emozione" è un'altra chiave, ed è forse per questo che non ci siamo fatti mancare niente dal punto di vista della suggestione timbrica, con questo grande gruppo, piccola orchestra d'archi + quintetto jazz, una sorta di pozzo senza fondo di tradizioni, stili, possibilità e suggestioni a cui potere attingere a piene mani.”
Fa parte di questo progetto, una compagine dei migliori musicisti che il jazz Italiano abbia espresso in anni recenti, oltre a Mauro Grossi al piano, troviamo Marco Tamburini (tromba, flicorno), Stefano Cocco Cantini(sassofoni),Riccardo Fioravanti(contrabbasso)Walter Paoli(batteria) e il Quartetto d’archi Toscana Jazz.

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