Un convegno a Villa San Lorenzo promosso dall'Istituto de Martino: Libera antenna in libero Stato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2003 18:22
Un convegno a Villa San Lorenzo promosso dall'Istituto de Martino: Libera antenna in libero Stato

Si è concluso con due proposte rivolte alla Regione Toscana il convegno “Libera antenna in libero Stato” che si è tenuto oggi a villa San Lorenzo di Sesto Fiorentino organizzato dall’Arci, dall’Istituto De Martino, da Articolo 21 e dalla Cgil e che si è avvalso del patrocinio del Comune di Sesto Fiorentino presente con il sindaco Andrea Barducci che ha portato il suo saluto agli intervenuti.
“Per prima cosa - ha annunciato Daniele Papi, uno degli organizzatori - dopo i vari Social forum dedicati alla fame e all’acqua proponiamo un Social forum permanente sui problemi dell’informazione e dell’accesso democratico alla conoscenza delle notizie”.Gli ha poi fatto eco Stefano Marcelli di Articolo 21 che ha chiesto alla Regione “di farsi promotrice nel richiedere spazi per le trasmissioni organizzate dagli enti locali toscani e destinati all’accesso democratico alle trasmissioni radiotelevisive”.
È stata una giornata di discussione interessante e originale quella che ha visto intervenire Ambrogio Vitali patron di Orfeo TV di Bologna, una delle prime televisioni di strada italiane, che ha ricordato come “se non passasse la Gasparri sarebbe meglio ma in caso contrario gli enti locali dovrebbero farsi promotori della richiesta del 10% della capacità di trasmissione delle nuove tecnologie digitali da destinare a forme di trasmissione a cui possano accedere tutti i cittadini”.

Secondp Vitali sono ancora a rischio chiusura “le esperienze come la nostra iniziate con una piccola antenna sul tetto di casa mia: ma adesso, Gasparri in vigore o meno, il Parlamento ha approvato un ordine del giorno dove si invita il Governo a sospendere tutti i provvedimenti di chiusura”. Una televisione di Senigallia, Discovolante, è stata sigillate proprio recentemente ma i legali di Orfeo TV sostengono che “il diritto costituzionale di comunicare con qualsiasi mezzo sia il maggior garante dell’esistenza delle TV di strada”.

Vitali ha ribadito che “da decenni esistono in òolte parti del mondo le televisioni comunitarie ad accesso pubblico che permettono di creare le condizioni di un accesso democratico ai mezzi di informazione alle comunità di vario tipo”.
Un’operazione che sta facendo i primi passi grazie alla decisione del comune diPeccioli, è intervenuto il sindaco Renzo Macelloni, di dar vita ad una televisione dove “si possano trasmettere quelle cose che interessano i cittadini, realizzate dai cittadini”.A Peccioli è già arrivato l’autorizzazione ministeriale che dà l’avvio all’esperienza che coinvolgerà una trentina di associazioni locali.

“Basta pensare alla possibilità di trasmettere la Messa locale – ha detto il sindaco di Peccioli – o le recite di fine anno delle scuole. Anche se riusciamo a coinvolgere poche decine di cittadini credo sia un tentativo da effettuare”. Il Comune ha organizzato una serie di corsi per impartire consocenze di base ai rappresentanti delle associazioni locali che potranno diventare veri e propri centri di produzione.
Al convegno hanno preso parte Luciano Silvestri della Cgil, Carlo Bartoli dell’Associazione stampa e Vincenzo Striano dell’Arci toscana.

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