Il presidente dell’Enoteca Italiana Flavio Tattarini scrive al Sottosegretario all’Agricoltura, On. Teresio Delfino per difendere il ruolo dell'Ente Vini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2003 19:23
Il presidente dell’Enoteca Italiana Flavio Tattarini scrive al Sottosegretario all’Agricoltura, On. Teresio Delfino per difendere il ruolo dell'Ente Vini

Il presidente dell’Ente Vini - Enoteca Italiana, Flavio Tattarini, ha rilasciato la seguente dichiarazione a proposito del ruolo dell’ente da lui presieduto e della omologa denominazione “Enoteca d’Italia”: "L’Ente Vini - Enoteca Italiana ha espresso, con un proprio documento indirizzato al Sottosegretario all’Agricoltura, On. Teresio Delfino, alla fine del 2002, l’esigenza di uno strumento di programmazione del marketing e di certezze di finanziamenti per affrontare le nuove sfide di mercato.
Documento presentato anche alla Commissione di esperti nominata dallo stesso On.

Sottosegretario.
Uno strumento rappresentativo delle istituzioni e dell’interprofessionalità, con l’Ente Vini-Enoteca Italiana indicato come l’authority capace di rappresentare, o realizzare, i programmi per il raggiungimento degli obiettivi posti.
A tal fine l’Ente Vini- Enoteca Italiana ha proceduto alla modifica del proprio statuto per consentire la possibilità di un’estensione della sua base sociale al sistema regionale e alle varie componenti della filiera vitivinicola, che vede, oggi, l’adesione di: Unione Italiana Vini, Federvini, Federdoc, Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura, Anca Lega Coop, con la Confcooperativa prossima ad aderire.
L’Ente Vini-Enoteca Italiana ha espresso da subito il proprio compiacimento alla messa a disposizione della programmazione del marketing di 20 mln di euro per un biennio.
Risorse importanti ed utili a dare forza alle iniziative sul mercato; a dar vita a nuove Enoteche e creare, così, un sistema a rete; a comunicare e promuovere il vino nel mondo.
L’Ente Vini –Enoteca Italiana, mentre conferma questa sua valutazione positiva, ricorda le sue 600 iniziative, realizzate in questi primi dieci mesi del 2003, e i due progetti “Vino è” e “Vino e Giovani” che si stanno realizzando, con significativi successi, il primo, grazie all’Unione Europea e all’Unavini, il secondo, grazie al Ministero delle Politiche Agricole e alle Regioni.


L’Ente Vini- Enoteca Italiana, sulla base dei suoi 70 anni di vita e delle circa seicento aziende associate, in rappresentanza della quasi totalità delle aree doc, docg e igt, ritiene del tutto negativo per la comunicazione la confusione che si viene ora a creare con la presenza di una omologa denominazione qual è quella di “Enoteca d’Italia”.
Questo patrimonio di aziende, tra le quali quelle considerate l’eccellenza delle nostre produzioni nel mondo, associato al ruolo nazionale dell’Enoteca Italiana, contribuisce a creare, da sempre, un’immagine chiara e precisa del ricco sistema vitivinicolo del nostro Paese.
Restano intatte le funzioni nazionali dell’Ente Vini-Enoteca Italiana, ciò per dire che non sono neanche da prendere in considerazione le affermazioni di chi, parlando di questo strumento, intende ridurlo ad un ruolo regionale, ignorando così una precisa normativa che, con due DPR, ha istituito l’Ente Nazionale Vini (1950) e l’Enoteca Italiana (1960).
Fatte queste doverose precisazioni, resta ferma la volontà dell’Ente Vini-Enoteca Italiana a collaborare ad ogni livello, ed a dare continuità al ruolo di strumento strategico della programmazione nel campo della promozione e della valorizzazione, proprio per le finalità istituzionali e di rappresentanza dell’intera filiera, alla condizione fondamentale che si rimuova la confusione comunicativa del marchio e si abbandoni ogni infondata valutazione.
Il presidente dell’Ente Vini - Enoteca Italiana Flavio Tattarini"

In evidenza