Cristóbal Toral al Museo Marini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2003 14:30
Cristóbal Toral al  Museo  Marini

All’interno del programma “Arte Español para el Exterior” del Ministero Spagnolo degli Affari Esteri, che promuove l’arte contemporanea spagnola all’estero, in coproduzione con la Società Statale per le Attività Culturali all’Estero (SEACEX), viene presentata a Firenze un’antologica del pittore Cristóbal Toral. La mostra proseguirà poi al Museo dell’Accademia delle Scienze di Belgrado (dal 14 febbraio 2004) e in altri paesi dell’Europa dell’Est. La curatrice Marisa Oropesa ha raccolto 36 opere (30 olii, 3 sculture in bronzo, 2 acquarelli e 1 disegno) provenienti da musei, collezioni pubbliche e private, che mostrano il percorso dell’artista negli ultimi tre decenni.

La mostra presso il Museo Marino Marini di Firenze rimanda ai temi, cari all’artista, del viaggio, delle nature morte e dei nudi. Cristóbal Toral appartiene a quei pittori del XX secolo che hanno interpretato il concetto di avanguardia senza abbandonare la pittura. Dopo la scomparsa di Balthus, l’opera di Toral è probabilmente la più rappresentativa di una iconografia figurativa carica di tensioni spirituali ed estetiche. Affrontare la figurazione e il realismo nella creazione artistica è senza dubbio un gesto audace.

Da una parte, l’avvento delle nuove tecnologie nel campo concettuale e delle installazioni ha portato all’idea che la pittura sia condannata a scomparire; dall’altra parte, le stesse innovazioni, nel campo della riproduzione (fotografia, computer) sembrano rendere inutile una pittura che rappresenta la realtà. Cristóbal Toral ha accettato questa sfida con rigore, creando opere pittoriche che non sono esercizi di rappresentazione della realtà, ma strumento di indagine e riflesso di una visione del mondo, che si collocano tra passato e futuro mantenendo saldo il dominio della tecnica tradizionale.

Toral ha saputo collegare la sua pittura a quella dei grandi maestri senza rinunciare alla modernità da una parte, ma senza, dall’altra, rinunciare ai valori strettamente pittorici. Concentrandosi sullo spazio del quotidiano, Toral produce uno spazio “irreale”, metafisico, con connotazioni filosofiche e cosmiche. Utilizzando la lezione dei classici, la pittura di Toral ha un suo carattere originale e specifico, introducendo nuovi canoni nella prospettiva, nella resa atmosferica, nella ricchezza cromatica e nella densità materia, tutti elementi che danno alle sue opere una grande forza poetica.

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