Scontro di negro contro cani debutta il 14 ottobre all’IFF

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 ottobre 2003 13:48
Scontro di negro contro cani debutta il 14 ottobre all’IFF

Appuntamento all’Istituto Francese martedì 14 ottobre alle 21 (repliche: 15, 16, 21, 22 alle ore 21 e 23 ottobre alle ore 10) con il teatro d’oltralpe in versione italiana: l’autore scelto è un contemporaneo, Bernard-Marie Koltès, molto controverso ma ormai a pieno titolo inserito tra i grandi del ‘900, nonostante la prematura morte per AIDS ad appena 41 anni.
La pièce, presentata è un classico come Molière è ora la volta di una autore molto controverso ma ormai a pieno titolo inserito tra i grandi del 'In prima assoluta nel teatro di palazzo Lenzi è «Scontro di negro contro cani», adattamento dell’opera teatrale di Koltès «Combat de nègre et de chiens» (1979), opera resa celebre dal regista Patrice Chéreau che lo mise in scena per inaugurare il Thèâtre des Amandiers, nel 1983.

Lo spettacolo - messo a punto a Firenze nell’ambito del programma di « Residenze d’artista » a Palazzo Lenzi - è il prodotto di una lunga serie di workshop realizzati in giro per l’Italia dal regista Mamadou Dioume, attore e collaboratore di Peter Brook, nonché fondatore della Compagnia Atelier (1999).
Diplomato alla Scuola Nazionale delle Arti in Senegal Dioume ha interpretato ruoli primari nella Compagnia Nazionale d’Arte Drammatica del Senegal.
Dal 1984 è attore di Peter Brook - che gli affida il ruolo di Bhima, nel Mahabharata – e membro del Centre International de Créations Théatrales (CICT) di Parigi, diretto da Brook, con cui ha lavorato anche in La tragédie de Carmen 1986, Woza Albert 1990, La Tempète 1991.
Ha partecipato in qualità d’attore a molte produzioni, tra cui The Tempest di W.

Shakespeare, regia di Julie Taymor, New York 1992; L’uomo che diventò un bastone di Kobo Abe, regia di Kuniaki Ida, Milano 1996.
Ha lavorato nel cinema: Ceddo di Sembène Ousmane, Coup de Torchon di Bertrand Tavernier, Black Mic Mac di T. Gillou, Le Cousin di Alain Corneau.
Dal 1991 tiene laboratori in tutta Europa e si occupa della direzione di attori e della regia di spettacoli teatrali, quali: Bojangles di J.Baldwin, Nordik Black Theatre, Oslo 1993; Loulouzad di Issak Issak, Theatre Gruppen ur-national group, Oslo 1993; M.Badin, La peur des coups, Les Boulingrins di George Courteline, Compagnie Art-metamorphoses, Parigi 1997; Macbeth di W.

Shakespeare, Verona 1998; Femmes di C. Rullier, Compagnie Art-metamorphoses, Parigi 1999; Quai Ouest di B.M.Koltès, Compagnia Atelier, Nuovo Teatro Nuovo, Napoli 2000; Il sogno di una notte di mezza estate di W.Shakespeare, Teatro Stabile di Torino 2003; L’arbre des tropiques di Y. Mishima, Compagnie Art-metamorphoses, Parigi 2003.
Ha fondato la Compagnia Atelier formata da giovani attori, formatisi in prevalenza all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” – sono: Matteo Carlomagno, Caterina Cingolani, Francesca Ciocchetti, Max Fanelli, Marco Giachino, Massimo Giudici, Edoardo La Scala.
Cos’è che ci rende diversi dagli altri? Cos’è che ci separa dagli altri? Che cosa ci unisce?
"Tutto il teatro di Koltès si sofferma su questi interrogativi -afferma Mamadou Dioume- Tutti i suoi personaggi avvertono un estremo bisogno incosciente di spogliarsi di tutte le sovrastrutture che la civiltà gli ha imposto impedendogli, in questo modo, di vedere più chiaramente la vita e di giungere fino in fondo a se stessi.

In realtà i personaggi di Koltès sono tutti alla ricerca di un contatto con l’altro. Anche se razionalmente i suoi personaggi si rendono conto dell’inesistenza dell’amore nel mondo contemporaneo, istintivamente essi lo richiedono senza sosta: dall’amore fraterno a quello fisico, dall’amore ideale fino all’omosessualità e all’incesto, il teatro di Koltès è un disperato “domandare” senza tregua che appaia l’amore, senza il quale non si può vivere".

Il 16 ed il 23 ottobre lo spettacolo sarà preceduto dalla lettura di TABATABA (1986), Atto unico di B.

M. Koltès, della durata di 30 min. circa.

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