Elettrosmog, firmata l'ordinanza che sospende per 60 giorni autorizzazioni e attivazioni delle antenne

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 settembre 2003 06:59
Elettrosmog, firmata l'ordinanza che sospende per 60 giorni autorizzazioni e attivazioni delle antenne

"Il nostro primo obiettivo è quello di evitare il rischio 'antenna selvaggia', nato dopo l'introduzione del decreto Gasparri. Per questo ho firmato questa ordinanza e per questo chiameremo i gestori della telefonia mobile a concertare e definire con noi un preciso protocollo di intesa sulle installazioni delle antenne, nell'interesse di tutti e in primo luogo dei cittadini". Il sindaco Leonardo Domenici spiega la finalità dell'ordinanza varata ieri, con cui si sospende per 60 giorni il rilascio delle autorizzazioni e l'attivazione delle stazioni radio base per cellulari Gsm e Umts.

Il provvedimento si riferisce agli impianti per i quali è stata presentata una Denuncia di inizio attività (Dia); procedura che non prevede l'assenso del Comune per iniziare i lavori e che il decreto Gasparri ha esteso anche all'installazione delle antenne. In pratica, l'ordinanza da un lato sospende le procedure per 109 richieste di installazione già pervenute al Comune, non 'trasformate' in Dia e per cui i lavori non sono partiti; dall'altro lato blocca l'attivazione delle antenne non ancora in funzione, delle 32 la cui realizzazione è già stata 'legittimata' dal decreto Gasparri.

"Di fronte della preoccupazione dei cittadini che vivono nelle zone interessate - afferma l'assessore all'ambiente Vincenzo Bugliani - crediamo sia necessario mettere un punto fermo ed aprire subito un tavolo di concertazione con i gestori, che convocheremo domani stesso, anche a prescindere dal decreto Gasparri e dagli esiti dei ricorsi alla Corte Costituzionale". Ricorsi contro il decreto che la Corte dovrebbe aver già discusso e per cui si attende la pubblicazione della sentenza; nel frattempo, vale la nuova ordinanza.

Il protocollo d'intesa da concordare fra amministrazione comunale e gestori (Tim, Omnitel, Wind e H3G) potrà basarsi sul testo che l'Anci, l'associazione dei Comuni italiani, sta mettendo a punto in questi giorni proprio per fornire alle amministrazioni comunali uno strumento per superare le difficoltà nate con il Decreto Gasparri. "Moltissimi Comuni italiani in questi mesi hanno avuto i nostri stessi problemi, ne abbiamo parlato anche ieri a Cagliari, alla conferenza dei sindaci delle città metropolitane" afferma Domenici.

Il protocollo ha come tema "l'installazione, il monitoraggio, il controllo e la razionalizzazione degli impianti per la telefonia mobile", prevede una serie di impegni sia per i soggetti gestori sia per i Comuni, e sarà inviato e sottoposto al ministero per le Telecomunicazioni.

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