La calda estate e la siccità da mesi mettono a dura prova l’agricoltura toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 settembre 2003 19:01
La calda estate e la siccità da mesi mettono a dura prova l’agricoltura toscana

E' a repentaglio anche il prossimo Natale. È stata infatti gravemente danneggiata la produzione degli abeti dell’Alto Casentino che ogni anno vanno ad addobbare le case dei toscani: l’attuale stima registra la perdita di ben oltre la metà degli alberi di Natale piantati negli ultimi cinque anni nella zona, tagliati perché ormai divenuti secchi.
Un danno economico, dunque, incalcolabile per tutti quei vivaisti che si occupano della coltivazione di questo tipo di arbusto, ben diversa dalle altre produzioni, visto che per far crescere un abete vendibile per le festività natalizie ci vogliono almeno 4 o 5 anni.

La perdita quasi totale della produzione, dunque, significa il taglio delle vendite per i prossimi cinque anni, ma non solo: la mancanza di prodotti porterà le grandi catene di distribuzione a rivolgersi altrove, magari all’estero, per essere pronti ad affrontare il boom della domanda a dicembre. Sarà molto difficile, perciò, per i produttori dell’Alto Casentino rientrare nella cerchia dei fornitori.
“Il danno all’economia del Casentino non può lasciarci indifferenti, avendo ripercussioni non solo immediate, ma anche nei prossimi anni – commenta il segretario regionale e presidente del gruppo consiliare in Regione Toscana dello Sdi, Pieraldo Ciucchi.

– Le istituzioni devono intervenire quanto prima per arginare il problema e sostenere i produttori. Infatti se i vivaisti, scoraggiati dalle difficoltà, dovessero decidere di abbandonare questo tipo di coltura e trasferirsi a valle per dedicarsi ad altra produzione, ciò comporterebbe un grave problema anche idrogeologico facilmente immaginabile. Intervenga dunque la Regione a sostegno non solo dell’agricoltura più conosciuta, ma anche di quelle coltivazioni settoriali che però tanta rilevanza rivestono per la salute economica ed ambientale della nostra regione”.

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