La decisione dell'Amministrazione di vietare di sedersi sui gradini di una chiesa
Papini (Verdi): con queste condizioni climatiche è disumano
FI: una legge speciale per Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 Agosto 2003 19:49
La decisione dell'Amministrazione di vietare di sedersi sui gradini di una chiesa<BR>Papini (Verdi): con queste condizioni climatiche è disumano<BR>FI: una legge speciale per Firenze

Sugli scalini delle chiese di piazza S. Maria Novella, Annunziata, S. Croce e S. Spirito è consentito sedersi , purché si "tenga un atteggiamento consono al decoro". Rimane confermato il divieto di sedersi sul sagrato e sulle scalinate del complesso monumentale del Duomo. Nei loggiati e porticati di queste piazze rimane comunque vietato bivaccare, sdraiarsi, abbandonare rifiuti e tenere atteggiamenti contrari al pubblico decoro. Queste le linee guida contenute nel documento di indirizzo firmato oggi dal Vicesindaco Giuseppe Matulli e dall'assessore alla Polizia municipale Graziano Cioni.

"Il provvedimento - ha commentato Graziano Cioni- coniuga l'esigenza di garantire rispetto e decoro per i più significativi luoghi monumentali della città con il diritto a vivere meglio questi spazi".
Che male fa, anche da un punto di vista estetico, una persona seduta sui gradini di una chiesa? Dove si siedono le persone che, per esempio, fino ad oggi dai gradini del Duomo di Firenze ammiravano il Battistero? Nei tavolini dei bar? A parte che sono pochi in quella piazza. Ma se non vogliono spendere 5 euro per un caffe'?
Chi amministra la città accomuna sporcizia a chi sta seduto su un gradino.

Sporcizia a cui ci sono tanti metodi per porvi rimedio: primo fra tutti capienti (ed esteticamente ambientati) e sempre svuotati cestini di rifiuti (con relative multe per chi non ne fa uso), e quindi i relativi tutori dell'ordine che fanno rispettare il divieto di buttare rifiuti per terra. Tutori dell'ordine che, rispetto all'afflusso di persone a questa o quell'altra chiesa, ci devono essere sempre.
«L'ordinanza che vieta ai turisti e passanti, anche fiorentini, di sedersi sui gradini del Duomo va sospesa: è un provvedimento che appare disumano e senz'altro poco cristiano se deve essere applicato a persone magari anziane e provate dalla temperatura di 41 gradi all'ombra di questo agosto fiorentino».

E' quanto ha dichiarato il capogruppo dei Verdi Alessio Papini. Secondo Papini «la grave carenza nell'arredo urbano nel centro storico, a cominciare dalla scarsità di panchine o altri luoghi adatti a sedersi, costringe molti visitatori del centro storico a sedersi sui gradini degli edifici storici per pura necessità. Non è certo questo il degrado da cui dobbiamo guardarci il vero problema è l'abbandono di rifiuti da parte di una minoranza di visitatori». «Qualche anno fa, se non altro - ha aggiunto l'esponenti dei Verdi - c'erano alcune fioriere, esteticamente gradite e utili per dare un po' di ristoro, con dello spazio per sedersi ma ora sono sparite.

Del resto la soprintendenza permette di sedersi ai turisti sotto la controllatissima, con tanto di "guardie ecologiche", Loggia de' Lanzi e sotto gli Uffizi. Non si vede perché lì questa presenza non costituisca degrado e sui gradini del Duomo sì». «I malesseri dei turisti accaldati rappresentano poi un'eventualità da non sottovalutare - ha concluso Papini - l'amministrazione potrebbe essere accusata di avere causato gravi disagi fisici per non aver offerto soluzioni alternative. Per questo è necessario sospendere l'ordinanza fino a che non si sarà installato un adeguato numero di fioriere e panchine e, comunque, finché ci saranno queste condizioni climatiche».
«Contro il degrado della città servono a ben poco gli interventi estemporanei ma è piuttosto necessaria una strategia complessiva».

E' quanto hanno detto il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri e il consigliere regionale Paolo Marcheschi a proposito delle ordinanze antibivacco del Comune e dell'ipotesi di istituire una tassa di scopo. «Si tratta - hanno rilevato i due esponenti di Forza Italia - di provvedimenti che nascono per rispondere alle polemiche innescate da alcuni esponenti della curia. Come tutti i provvedimenti tampone, però, rischiano di risultare inefficaci. Sarebbe invece più ragionevole chiedere al Presidente del Consiglio Berlusconi un provvedimento legislativo per la tutela dell'intera città.

Una legge analoga è già stata varata per Venezia: che aspetta il sindaco Domenici, invece di varare nuovi balzelli, a pensare ad una legge che garantisca entrate straordinarie per il Comune di Firenze? La nostra città vanta un patrimonio artistico unico al mondo che ha bisogno di ingenti risorse». «Il problema - hanno aggiunto - è che il sindaco preferisce tartassare cittadini e turisti con nuove tasse invece di chiedere al Governo un aiuto per amministrare una città complessa come Firenze.

L'orgoglio di Domenici, però, rischia di aggravare la situazione della città che invece di "balzelli creativi" necessita invece di una vera e propria legge speciale».

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