"Apritiborgo 2003" a Campiglia Marittima il 12 agosto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 agosto 2003 19:03

"Apritiborgo", che torna puntuale il 12 agosto, impegna la popolazione campigliese da un anno all'altro. Il ritorno al medioevo della parte più antica del centro storico coinvolte decine di persone per l'allestimento di quello che è un grande evento gastronomico e di spettacolo, suggestivo e scenografico, senza dubbio uno degli appuntamenti estivi di spicco non solo di Campiglia ma del territorio. Il 12 agosto alle 21 il ritrovo per muoversi alla volta di un tuffo nel passato è a Campiglia, all'Ufficio turistico in piazza della Vittoria, da dove i partecipanti alla cena medievale raggiungeranno il luogo dell'allestimento del banchetto.

Tutto parlerà il linguaggio del medioevo, dal menù all'allestimento della tavola a quello delle vie che ospitano la cena e il mercato medievale: il paese intero collabora, chi rimarrà in casa starà a finestre chiuse e coperte con teli grezzi, luci spente, radio televisori, elettrodomestici tutto dovrà tacere nel rispetto del massimo rigore della ricostruzione. All'ingresso dell'area della cena si batterà moneta in rame, e ogni commensale ne riceverà una come convalida d'ingresso. L'evento è promosso dall'Ente Valorizzazione in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Campiglia Marittima, l'Accademia delle belle Arti di Firenze e la Scuola Media Carducci di Venturina.

Intorno a questa serata speciale in cui lo chef Riccardo Longinotti riproporrà sapori e profumi di una cucina priva di molti degli ingredienti quotidianamente usati nell'attuale gastronomia, si è sviluppato il laboratorio di scenografia del professor Massimo Mattioli, dell'Accademia delle Belle Arti.

Campiglia in veste medievale incanta e stupisce mentre in molti chiedono il bis
"Apritiborgo" ha fatto centro, sotto insperate stelle che hanno reso ancor più suggestiva l'atmosfera della serata, la cena medievale di Campiglia Marittima organizzata dall'Ente Valorizzazione insieme al Comune di Campiglia Marittima ed all'Accademia delle Belle Arti di Firenze ha raccolto commenti positivi da parte di tutti i partecipanti.

Apprezzamenti sia da chi per la prima volta si è avvicinato al bel borgo collinare in versione medievale, sia da coloro che conoscevano le edizioni precedenti. Ogni anno la manifestazione cresce, si arricchisce di particolari e di nuovi allestimenti. Il menù dello chef Riccardo Longinotti, in cucina con le esperte cuoche dell'Ente Valorizzazione, è stato svelato solo all'ultimo momento. Originalità e cura nella preparazione delle specialità presentate hanno composto un abbinamento raffinato per la presentazione delle "cibaria" su rustici tavoli in legno imbanditi con piatti, bicchieri, vasellame in coccio e posate di legno.

In apertura, una sorta di aperitivo nel senso letterale del termine, formaggio pecorino di media stagionatura accompagnato da vino passito e frutta fresca e secca: fichi, uva, susine e noci (visto il periodo storico, ovviamente non californiane!), e quindi sono stati serviti una profumatissima e gustosa minestra d'erbe fresche dove la fragranza della bietola di campo era esaltata - ci è parso - dalla menta, usata con sapiente misura. Poi i commensali hanno gustato altrettanto particolari finocchi e porri allo zafferano, seguiti da ravioli bianchi tra i cui ingredienti principali si poteva individuare la zucca gialla (lo chef confermerà?).

Come secondo, o come "terzo servizio" per dirla alla moda dell'epoca, un seymé di vitello (simile ad uno spezzatino brasato) e quindi una carbonata, ossia della pancetta fresca passata alla brace. Per finire dolci crespelle al miele e ancora schiaccia alla campigliese con marmellata e "biscotti di Carla" con passito.
A tavola 150 commensali, e qualche migliaio di persone in visita, un centinaio i figuranti in costume; tre botteghe ricostruite dai ragazzi dell'accademia di belle arti e da quelli della scuola media locale: la bottega del pane, del vino e delle spezie.

Tre grandi pannelli dipinti dagli stessi ragazzi e molti scudi appesi nelle vie d'ingresso alla manifestazione. Uno spettacolare allestimento scenico, un'animazione indovinata messa a punto dalla compagnia Cantiere Ikrea, che dal 1995 opera nell'ambito della promozione e produzione teatrale che spazia dalle arti circensi ai giochi mirabilia alle giullarate, ad interventi studiati appositamente per i luoghi e le persone.
Silvia velo, sindaco di Campiglia, ha fatto gli onori di casa insieme al vicesindaco Angiolo Fedeli e alla giunta, accogliendo varie personalità.

Presenti Claudio Frontera - presidente della provincia di Livorno, Leonardo Domenici - Sindaco di Firenze, Roberta Lorenzi - assessore di San Vincenzo, Marco Vaccarini - comandante stazione carabinieri Venturina, Alfredo Fratini - comandante stazione carabinieri Campiglia. Anche Don Marcello Boldrini, parroco del paese, ha accettato l'invito degli organizzatori apprezzando una festa che, oltre ad essere bella, crea uno straordinario spirito di collaborazione tra concittadini.

"Apritiborgo 2003" Informazioni pratiche
La cena costa 50 euro.

Informazioni e prenotazioni si ricevono esclusivamente all'Ufficio turistico di Campiglia Marittima, tutti i giorni, dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 18.00 alle 20.00. Il venerdì e sabato anche la sera dalle 21.30 alle 22.30. L'ingresso ad "Apritiborgo" che si svilupperà nel centro storico, con giocolieri, dame, cavalieri, mendicanti, commercianti e artisti di strada è libero. Tel.0565.838958 - 0565.837193.

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