Corso di rianimazione cardiopolmonare obbligatorio per chi si laurea in Medicina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 luglio 2003 16:39
Corso di rianimazione cardiopolmonare obbligatorio per chi si laurea in Medicina

Diventa obbligatorio prima della laurea in Medicina un corso di base di rianimazione cardiopolmonare. Alla Facoltà fiorentina, così, non si può discutere la tesi di laurea senza prima avere imparato quelle manovre di pronto intervento che consentono di prestare immediato soccorso a chi è colpito da arresto cardiocircolatorio.
L'iniziativa, unica in Italia, è stata proposta dalla commissione didattica della facoltà e già applicata con i primi 33 studenti laureandi in Medicina che hanno frequentato un corso di basic life support nello scorso giugno.
"L'organismo internazionale di coordinamento per quanto riguarda la rianimazione ha solo di recente pubblicato le linee guida per rendere omogeneo l'insegnamento in materia in tutto il mondo- spiega il prof.

Giulio Masotti, che, su delega del presidente del consiglio di corso di laurea prof. Alessandro Mugelli, ha lanciato e seguito l'esperienza formativa rivolta ai futuri medici fiorentini -Su questa base viene rilasciata una certificazione riconosciuta ovunque e valida per 18 mesi". La formazione per i laureandi è stata realizzata grazie ad una convenzione stipulata dalla facoltà con la Sezione fiorentina della Croce Rossa Italiana (uno degli enti attualmente autorizzati) diretta dal dott. Pasquale Morano.
"Dal prossimo anno accademico - ha aggiunto il preside Gian Franco Gensini - la facoltà porterà a termine la formazione di 40 istruttori scelti tra i nostri docenti, in modo che corsi e certificazioni possano essere organizzati in modo autonomo".
"Sono convinto dell'importanza di questo avanzamento nella formazione degli studenti di Medicina- ha affermato il rettore dell'ateneo fiorentino prof.

Augusto Marinelli, intervenuto alla presentazione dell'iniziativa - Auspico che nel futuro la certificazione per la rianimazione cardiopolmonare sia estesa anche agli studenti iscritti alle lauree sanitarie triennali e in tal senso assicuro il mio sostegno".
Per aumentare il bagaglio di competenze e di abilità pratiche in possesso dei giovani medici e renderlo già operativo dopo la laurea, la Facoltà ha riformato anche la modalità di svolgimento del tirocinio pratico che comincia al quinto anno di corso, centrato sulla verifica di precise e definite procedure da saper effettuare.

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