Un'estetica della città riesaminata dal sentire elettronico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 maggio 2003 10:49
Un'estetica della città riesaminata dal sentire elettronico

E' nella seconda metà del novecento che le collaborazioni tra architetti e compositori elettronici si concretizzano e che i connubi Le Corbusier-Xenakis, Piano-Nono, Tudor-Stockhausen tentano di "spazializzare" il suono. "Le forme architettoniche fanno rumore e silenzio: alcune parlano, altre ascoltano…" scriveva Le Corbusier. Ancora prima, Goethe diceva che l'architettura è "musica pietrificata". A distanza di anni, si potrebbe ribaltare l'affermazione e sostenere che la musica elettronica è "architettura mobile"… Di fatto alcune città europee vivono e pensano, da diversi anni, la Contemporaneità attraverso percorsi artistici che vedono strettamente intrecciate Elettronica e Architettura.

Fabbrica Europa segue le linee dinamiche di questo pensiero grazie alla particolarità della Stazione Leopolda che, con il suo carico di memoria industriale e il suo indiscutibile valore nell'ambito del patrimonio architettonico ottocentesco, costituisce uno degli elementi fondanti della manifestazione. Dopo avere esplorato molti campi della cultura contemporanea, il festival costruirà quest'anno nuovi rapporti tra suono e spazio, tra arte e società, tra nuove pratiche culturali e musica elettronica.

L'intento è quindi di ospitare dj che siano innanzitutto compositori ispirati, capaci di creare, attraverso lucide visioni, collage, ricostruzione e provocazione, un vortice sonoro allo stesso tempo colto e dilettevole. Reggae, house, hip hop, jazz, dub, down tempo, ambient, breakbeat, nu asian, techno, drum'n'bass verranno filtrati e rielaborati da visionari producer dell'underground europeo per sonorizzare uno spazio in costante evoluzione. I&B e Intooitiv (Isabelle Preuilh, Gianluca Lucente e Luana Stamerra) hanno curato per l'occasione sei eventi di respiro internazionale, con alcuni dei nomi che meglio rappresentano le varie sfumature della musica elettronica sperimentale nonché la straordinaria vitalità della club culture europea.

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