Guerra: punti d'informazione sull’Iraq nei palazzi delle istituzioni fiorentine

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 marzo 2003 15:50
Guerra: punti d'informazione sull’Iraq nei palazzi delle istituzioni fiorentine

Il Presidente Riccardo Nencini ha deciso di istituire un punto informativo continuo, “Palazzo Aperto”, nell’Auditorium di Palazzo Panciatichi (via Cavour 4) dove l’ufficio stampa garantirà l’afflusso di informazioni attraverso il continuo aggiornamento proiettato sul grande schermo della sala, le notizie di agenzia, i servizi di rai news 24, le pagine web di Cnn e di altre testate italiane e straniere, i comunicati e i documenti delle varie forze politiche e delle organizzazioni della società civile.

“E’ l’informazione una delle nostre ‘armi’ per la pace –ha detto Nencini-; ormai siamo arrivati alla guerra in diretta con le telecamere che seguono le truppe o i marines con apparati di ripresa sull’elmetto. Dobbiamo garantire a tutti un accesso al mondo dell’informazione il più ampio e obbiettivo possibile. E’ specialmente in questa nuova ‘arena’ pubblica che si scontrano idee e punti di vista contrapposti e noi dobbiamo essere presenti come istituzioni”.
Questa mattina è stato montato sull’ingresso principale di Palazzo Medici Riccardi un maxi schermo sul quale scorrono le immagini televisive sulla guerra in Iraq.

Lo ha voluto la Provincia, che all’interno del Palazzo, anche lì con grandi schermi che consentono di seguire in diretta gli avvenimenti di queste ore, ha organizzato spazi nei quali i cittadini possono incontrarsi e discutere.
“Abbiamo deciso di tenere aperta la sede della Provincia fino a tarda ora – commenta il presidente Michele Gesualdi – per offrire alla popolazione un luogo per confrontarsi sui temi della pace e della guerra e farlo al fianco delle istituzioni locali. Forse mai come in questo momento, e mai come a Firenze, è stato possibile registrare una eccezionale sintonia fra la gente e le istituzioni.

Per questo ho voluto che i fiorentini avessero un posto dove informarsi insieme, sperare insieme, far sentire insieme la loro voce”.

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