FIRENZE- Educare alla sostenibilità. Questa la parola d'ordine della nuova programmazione toscana per l'informazione e l'educazione ambientale, un concetto che supera il tradizionale approccio prettamente naturalistico, che riconosce l'ambiente come valore trasversale, che percorre tutti i settori e coinvolge anche anche l'economia e il sociale.
Per affrontare tutti gli aspetti della questione, la Regione Toscana ha organizzato un convegno che affronterà i problemi dell'educazione ambientale all'interno dello scenario delineato dal piano di indirizzo per il diritto allo studio e l'educazione permanengte per gli anni 2001-2002.
Lo ha sottolineato l'assessore all'istruzione, firmazione e lavoro Paolo Benesperi che ha aperto i lavori del convegno con il suo intervento.
"Il piano regionale per il diritto allo studio e all'apprendimento permanente - ha detto Bensperi - è imperniato su un concetto innovativo: la costruzione di un sistema integrato che garantisca il diritto all'apprendimento lungo tutto l'arco della vita. E' questa la cornice entro la quale si inserisce il documento regionale per la partecipazione al progetto Infea (informazione, formazione ed educazione ambientale per il biennio 2002-2003, frutto di un lavoro a livello di conferenza stato-regioni".
Le attività previste dal programma Infea verranno realizzate con risorse della Regione, cui si aggiunge il cofinanziamento del ministero dell'ambiente. Il programma regionale toscano è stato approvato dal ministero dell'ambiente e finanziato per 609.911 euro che, sommati ai 659.776 euro permettono di disporre complessivamente di 1.269.687 euro.
In pratica si darà vita a un sistema regionale per la formazione continua, un sistema integrato che si pone l'obiettivo di ricondurre ad unità tutte le politiche, intrecciando le strategie educative con i diversi interventi di settore.
Per incentivare le iniziative a livello territoriale, il programma regionale prevede di finanziare progetti di educazione ambientale predisposti a livello locale tramite bandi emessi dalle Province. Verrà costituito anche un Centro di riferimento regionale con il compito di elaborare proposte da sottoporre alla giunta regionale. Verrà quindi creata una rete dei centri di educazione ambientale che comprenderà i centri nati a livello locale.
"L'educazione ambientale - ha detto l'assessore all'ambiente Tommaso Franci - è essenziale per raggiungere gli obiettivi di tutela ambientale.
La novità di questo piano regionale sta infatti proprio nella capacità di legare gli interventi con gli obiettivi della politica, premiando soprattutto i comportamenti dei cittadini e le attività di prevenzione. Non a caso la Regione si sta impegnando su questo perché ci sono problemi, ad esempio i rifiuti, che possono risolversi meglio attraverso pratiche e comportamenti diffusi dei cittadini piuttosto che con impianti".