Miseria e nobiltà al Teatro Garibaldi di Figline.

Redazione Nove da Firenze
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06 marzo 2003 20:22
Miseria e nobiltà al Teatro Garibaldi di Figline.

Domani venerdì 7 marzo, fino a domenica 9 marzo, va in scena al teatro Garibaldi di Figline la commedia di Eduardo Scarpetta, con la regia di Carlo Giuffrè, che è anche interprete insieme a Nello Mascia.
Eduardo scarpetta, come egli stesso ha lasciato scritto nelle sue memorie, quando presentò nel 1888 al Teatro del Fondo "Miseria e nobiltà", temeva che il pubblico gli facesse cattiva accoglienza. E invece questa commedia sarebbe diventata una delle più celebrate del teatro napoletano, inclusa nel repertorio di generazioni di comici, conosciutissima dal pubblico che rese proverbiali certe sue battute.

E' stato detto che il primo atto è degno della firma di Molière e addirittura Benedetto Croce dedicò un saggio alla commedia. Massimo Gorky, che assistè ad una rappresentazione a Napoli, l'indomani inviò a Scarpetta una corona d'alloro con una sua dedica.
Forse c'era qualche ragione in quei timori della vigilia. Scarpetta aveva consacrato il suo successo pescando nello straordinario repertorio del teatro "boulevardier" e delle "pochades" francesi, occorreva che egli mostrasse di sapersi cimentare in regolari commedie anche per confermare quanto di lui avevano scritto sulla "Nazione" di Firenze, e cioè che con Scarpetta "ci poteva essere un teatro vernacolo da stare al pari del migliore teatro italiano: non solo ma anche del migliore teatro straniero..." E allora ecco il colpo magistrale.

Il grande teatrante l'8 gennaio 1888 metteva in scena la sua nuova commedia, "Miseria e nobiltà". nasceva la sua opera più celebre, uil suo capolavoro.
Carlo Giuffrè, dopo i successi teatrali di questi anni da "Natale in casa Cupiello", "Le voci di dentro", "Napoli milionaria" e tanti altri, nella stagione teatrale 2002-2003 ripropone questo testo strepitoso in occasione proprio dei 150 anni della nascita di Eduardo Scarpetta. Carlo Giuffrè, come sempre nei suoi lavori, ne curerà anche la regia mentre le scene e i costumi sono di Aldo Terlizzi.

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