Dave Douglas Septet in concerto a Quarrata al Teatro Nazionale domenica 9 Marzo ore 21.30

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 marzo 2003 19:27
Dave Douglas Septet in concerto a Quarrata al Teatro Nazionale domenica 9 Marzo ore 21.30

Il trombettista di East Orange, New Jersey, è senza dubbio un'anima irrequieta, capace di intraprendere numerose collaborazioni e pubblicare nello stesso periodo di tempo una notevole quantità di cd con altrettante formazioni e progetti. Musicista dall’attività frenetica Douglas può suonare con un trio, The Tyny Bell Trio, con chitarra e batteria, con un quartetto di tromba, sax e ritmica, con un altro quartetto più intrigante comprendente fisarmonica, violino, basso, con un quintetto di strings più la batteria, con il sestetto, e con una specie di doppio quartetto non lontano dalla storica invenzione di Ornette Coleman che battezzò il free jazz ma rivisitato in chiave moderna con ampio uso dell’elettronica.

Se vi sembra poco, sappiate che Dave ha costituito un duo più o meno stabile con Han Bennink. Ed il bello è che tutte queste numerose formule non sembrano mai occasionali, ma sono maneggiate con profondità e cura maniacale, frutto di un processo interiore di crescita e di affinamento. John Zorn, che ha condiviso con lui l’ avventura di Masada, un quartetto pensato per fondere jazz moderno e radici culturali ebraiche, e che quindi lo conosce bene, dice di Douglas: “La musica di Dave è un organismo che vive e respira, un eccitante mondo di possibilità dove tutto può accadere.

Sebbene sia chiaramente il prodotto della visione di un compositore, trova una vita propria dal vivo perché come tutta la grande musica è allo stesso tempo divertente e stimolante da suonare’’. L’educazione musicale di Douglas è stata tutto sommato breve, caratterizzata da una vorace curiosità per tutta la buona musica, dal jazz ai Beatles, a Beethoven, da studi alla Berklee di Boston, dalla disponibilità a sperimentare soluzioni e percorsi anche rischiosi. Non per nulla una grande impressione gli fece il quartetto di Bill Frisell.

Quello che accadde poi e’ abbastanza noto. Ingaggio con Horace Silver per suonare hard bop, formazione del Mosaic Sextet, partecipazione al progetto klezmer di Don Byron ed infine l’ incontro con Zorn per Masada. I primi dischi da leader, e i primi riconoscimenti della critica mondiale, sono arrivati nel ’94. Ad oggi siamo ad una quindicina di album, incluso “Soul on soul’’, dedicato sorprendentemente a una figura marginale ma sottovalutata della storia del jazz, la pianista Mary Lou Williams.

Insomma, Dave Douglas ha fatto già molto, ma l’impressione è che il meglio debba ancora arrivare, in tour con il suo gruppo, tutto improntato alla contaminazione elettronica, con il suo nuovo lavoro Freak In, in cui una parte rilevante è affidata alle sapienti mani di Ikue Mori, straordinaria interprete dalle ritmiche liquidamene elettroniche.

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