Convegno su cultura e turismo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 febbraio 2003 18:45
Convegno su cultura e turismo

È iniziato stamani al Palacongressi il Convegno "Le Città della Cultura. II Conferenza Nazionale degli Assessori alla Cultura e al Turismo". I lavori sono stati aperti dall'assessore alla cultura Simone Siliani che ha sottolineato l'importanza dell'appuntamento soprattutto per il contesto istituzionale in cui si colloca e per l'occasione offerta per stilare un bilancio del lavoro svolto e delle attività da programmare. "Il convegno deve rappresentare un punto di svolta - ha commentato l'assessore Siliani - di inizio di una fase nuova di iniziativa istituzionale nel settore dei beni e delle attività culturali.

In questi ultimi anni l'unico, vero elemento di novità, è stato il protagonismo delle Regioni e degli Enti locali. Attività e servizi culturali gestiti con formule innovative. Beni culturali curati e valorizzati sono stati oggetto di risorse finanziarie e umane da parte di questi soggetti". Si è dunque consolidata la consapevolezza di avere a disposizione enormi potenzialità di sviluppo per la comunità che, a livello locale, hanno avuto piena realizzazione nella costituzione di reti integrate a livello di area vasta di servizi bibliotecari.

Lo SDIAF, infatti, ha permesso di mettere in rete 55 biblioteche pubbliche con un milione di titoli che possono essere fruiti dai cittadini mediante il prestito interbibliotecario. "Non siamo interessati - ha proseguito Siliani - ad un ridisegno complessivo del sistema. Vogliamo un centro che svolga effettivamente ed al meglio le funzioni di quadro normativo, di elaborazione di standard di vigilanza e di controllo, di elaborazione e attuazione di regole e sedi per la cooperazione". L'Unione delle Province d'Italia ha sottoscritto un documento rivolto alle istituzioni nazionali nel quale si sottolineano alcuni principi: l'importanza della cultura come crescita individuale e come elemento di coesione sociale chiedendo al Parlamento l'urgente riforma costituzionale e al Governo la rapida attuazione di tutti gli strumenti idonei per la gestione decentrata dei beni culturali.

"Abbiamo concepito e rinnovato i nostri musei come luoghi per la formazione culturale dei cittadini - ha proseguito l'assessore - dove i visitatori possono compiere un'esperienza completa: educativa, estetica, ricreativa, socializzante ed emozionante. I risultati conseguiti nel 2002 indicano che le scelte compiute sono state ben accolte dal pubblico che è sempre meno un pubblico cosiddetto mordi e fuggi: 607.636 visitatori in tutto il 2002 con un aumento del 3,4 % rispetto all'anno precedente".

Tra le iniziative dell'assessorato, ricordiamo il DVD "L'Occhio di Masaccio", Emozioni da Museo, l'apertura di nuovi spazi al Carmine e a Palazzo Vecchio, il biglietto d'ingresso Family Museum, numerose mostre ed eventi culturali, l'apertura di nuovi teatri con formule gestionali innovative, promuovendo diverse offerte teatrali per avvicinare nuovo pubblico. Numerosi gli immobili storici recuperati con approfonditi interventi di restauro e messa in sicurezza (Cantieri Goldonetta e Palazzo Strozzi sono solo alcuni esempi).

Numerose le iniziative a sostegno della creatività artistica giovanile: Archivio Giovani Artisti e Centro d'Arte Contemporanea. Non mancano neanche forme di collaborazione fra pubblico e privato e coordinamenti fra le stesse Istituzioni. "Molto finora è stato fatto - ha proseguito Siliani - e il principale obiettivo che è stato raggiunto è stato quello di muoversi, di innovare e sperimentare. Abbiamo dimostrato che il pluralismo istituzionale di cui si parla nell'articolo 9 della Costituzione e che attribuisce alla Repubblica e quindi all'insieme degli Enti Locali la promozione e lo sviluppo della cultura, è possibile.

A questo punto possiamo dire che la gestione della cultura non è più, come accadeva una volta, di esclusivo appannaggio del Ministero e della Soprintendenza. Grazie alla legge Bassanini ed alla modifica del Titolo V della Costituzione, alle Regioni e agli Enti Locali sono stati trasferiti molti poteri". Altro elemento di rottura è rappresentato dalla nascita di nuovi soggetti: terzo settore, volontariato, imprese e fondazioni."(mr)

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