Empoli: si è conclusa la gara per la selezione del partner privato che sottoscriverà il 45% del capitale sociale di Acque Spa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 Febbraio 2003 07:06
Empoli: si è conclusa la gara per la selezione del partner privato che sottoscriverà il 45% del capitale sociale di Acque Spa

Il 30 gennaio 2003 si è conclusa la gara per la selezione del partner privato che sottoscriverà il 45% del capitale sociale di Acque SpA. L’offerta economica complessiva è risultata pari ad euro 19.189.649, di cui euro 5.315.139 per sottoscrizione del 45% del capitale sociale, ed euro 13.874.510 per sovrapprezzo azioni.

I Sindaci dell’ATO 2 esprimono soddisfazione per l’esito positivo della selezione che rappresenta una tappa nel processo di costruzione di un’industria toscana delle acque.

Nell'occasione vogliono ribadire alcuni punti:

- Avere l'acqua nelle proprie case tutti i giorni dell'anno e restituirla pulita alla natura non è un servizio per i cittadini, ma è un diritto delle persone.

Così come usarla in modo equo e contenuto è un elemento di civiltà. L'acqua è un diritto e un bene di tutti.
- L'acqua è pubblica e tale deve rimanere; le scelte da fare su come renderla usufruibile e non dannosa per la natura sono pubbliche e tali devono rimanere; il controllo da fare affinché ciò avvenga è pubblico e tale deve rimanere ed estendersi.
- Per garantire tutto ciò serve un'elevata qualità del servizio a costi sostenibili per la comunità. Questi interventi (ingenti e continui investimenti per impianti di captazione, distribuzione e depurazione; manutenzione continua della rete esistente; messa in sicurezza sulla qualità dell'acqua e della depurazione; interventi di abbattimento delle perdite, etc) sono quelli previsti dai piani approvati dall'Autorità di Ambito e quindi dai Comuni.

Con la selezione del partner privato, si realizza un consistente aumento dei mezzi propri della società, utile per far fronte con maggiore tranquillità ai cospicui investimenti previsti dal piano di ambito, pari a circa 660 milioni di euro nei prossimi venti anni.
- È nell'interesse dei cittadini proprietari che queste aziende divengano sempre più delle industrie con dimensioni d'impresa che consentano questi alti investimenti, il ricorso al mercato dei capitali, elevati livelli di efficienza.

Non è più la stagione in cui tutto ciò si poteva fare con i soldi dello Stato e dunque i cittadini "meritano" che al costo da loro sostenuto per le tariffe segua un processo industriale tale da ottimizzare il più possibile queste risorse.
- In Acque SpA, la maggioranza resta pubblica anche se da adesso potremo utilizzare l'apporto finanziario e di conoscenze di partner privati seri ed efficienti, che hanno esperienza nella gestione del ciclo idrico e le opportune risorse finanziarie.
Stiamo costruendo un soggetto gestore più forte.

Come Sindaci ci impegniamo a rafforzare le capacità di controllo dal basso da parte di tutti i soggetti (istituzioni, cittadini, associazioni, etc.).

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