Nel Parco di Pratolino non sono ancora per nulla garantite le condizioni di sicurezza
Una dichiarazione congiunta di Carlo Bevilacqua di Forza Italia, e Alessandro Corsinovi, CCD

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2003 15:22
Nel Parco di Pratolino non sono ancora  per nulla garantite le condizioni di sicurezza<BR>Una dichiarazione congiunta di Carlo Bevilacqua di Forza Italia, e Alessandro Corsinovi, CCD

La questione della sicurezza non è stata tenuta nella debita considerazione da parte della Giunta Provinciale e di tutti coloro che hanno responsabilità del Parco, hanno dichiarato Bevilacqua e Corsinovi, che accusano Gesualdi, la sua Giunta e la maggioranza di centro sinistra di aver concordato il soccorso “rosso” di Rifondazione Comunista a sostegno della risoluzione approvata dal Consiglio. Hanno voluto liquidare il lavoro di dieci mesi di approfondimenti su Pratolino con affermazioni vaghe e fuori luogo e cercano di accreditare la tesi secondo la quale, nel parco, non ci sono pericoli.
Avevamo proposto, proseguono Bevilacqua e Corsinovi sino dai giorni immediatamente successivi alla tragedia nella quale ha perso la vita la piccola Ambra, di chiudere in via precauzionale il parco al pubblico, fino a quando non si fossero verificate tutte le condizioni di sicurezza e fruibilità del parco, dei percorsi didattici, della pericolosità della parte monumentale e della componente arborea.
Ad oggi permangono ancora gli stessi problemi.

Le risorse destinate al parco non sono sufficienti non è stato affidato a nessuno l’incarico di gestire le problematiche della sicurezza con questo avvalorando la tesi del Presidente Gesualdi secondo cui il parco è sicuro e quello che è avvenuto è da imputare soltanto a “fatalità e imprudenza”.
Nel Bilancio di Previsione per l’anno 2003, approvato dalla Giunta in questi giorni, la cifra straordinaria stanziata per intervenire sulle enormi problematiche risulta essere di appena 150.000 euro e non è stato neppure istituito uno specifico capitolo di spesa per la sicurezza.

I soldi serviranno appena per fare qualche potatura e abbattimento di alberi pericolanti per iniziare l’illuminazione di alcune zone del parco, senza prendere in considerazione che non esistono colonnine per lanciare SOS, non esiste un sistema di telecamere di controllo, non esiste alcuna vigilanza, e che le attività di didattica – ambientale si svolgono sempre in ore diurne, e non godono delle necessarie strutture per le ore di pausa pranzo dei ragazzi.
La divisione che si è verificata in Consiglio Provinciale è stata determinata dalla chiusura della maggioranza di centro sinistra alle proposte costruttive che avevamo formulato, ricordano Bevilacqua e Corsinovi che potevano benissimo consentire la stesura di un documento conclusivo unanime.

In nome della ragion politica della nuova alleanza vagheggiata a sinistra, DS e Rifondazione Comunista hanno fatto prevalere interessi politici di parte rispetto alla situazione e ai fatti accertati dalla Commissione e alle preoccupazioni emerse sui drammatici problemi della sicurezza.
Corsinovi e Bevilacqua concludono con un duro attacco a Rifondazione Comunista che ha modificato le proprie posizioni sulle questioni relative alla di sicurezza del parco di Pratolino per uno scambio di ruoli e favori politici, che condanniamo duramente.

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