Sgherri (Rifondazione Comunista): Il forum mondiale sull'acqua un'importante occasione per discutere di questo bene primario

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 gennaio 2003 06:45
Sgherri (Rifondazione Comunista): Il forum mondiale sull'acqua un'importante occasione per discutere di questo bene primario

«Il primo forum alternativo mondiale dell'acqua, che si svolgerà a Firenze il 20 e 21 marzo, sarà un'importante occasione per far chiarezza sul problema della proprietà e della gestione di questo bene primario». E' quanto ha dichiarato Monica Sgherri, capogruppo di Rifondazione Comunista. Secondo la Sgherri «il dibattito che si è aperto sull'acqua rischia di creare non poca confusione, e se pur apprezzabili in molte parti, le recenti affermazioni del presidente della Toscana Martini sulla privatizzazione della gestione del ciclo integrato dell'acqua non sono assolutamente condivisibili.

A Firenze, il bando per l'ingresso di un unico socio privato è in corso e sono già stati annunciati rincari di circa il 14%. Questo dimostra che le società per azioni, ancora di più se vi sono multinazionali, investono in queste società per trarne un profitto, come minimo medio». «L'acqua è un bene primario collettivo, la proprietà e la gestione devono rimanere pubbliche - ha sottolineato la capogruppo di Rifondazione - l'acqua è un bene vitale e come tale il consumo minimo vitale dovrebbe essere gratuito, ossia a carico della fiscalità generale.

L'acqua è una risorsa preziosa e limitata pertanto dovrebbero essere puniti i consumi sbagliati, invece una società per azioni non ha interesse a limitare il consumo di acqua. Il piano industriale di queste società è tutto basato sul rientro tariffario per cui paradossalmente se si consumasse meno acqua paradossalmente il suo costo aumenterebbe. Queste grandi multinazionali non investono in base a priorità sociali ma in base al ritorno dei profitti». «In Francia - ha concluso la Sgherri - alcune grandi città stanno tornando indietro dalla privatizzazione ossia stanno riacquistando le quote delle multinazionali.

Ad Arezzo, la società mista, a maggioranza pubblica, dice ora d'aver sbagliato i conti e vuol rinegoziare il prezzo pattuito pochi mesi fa, e così si prende nuovamente in considerazione la forma societaria. Noi queste cose siamo andati a dirle al Forum Sociale Europeo, in quello mondiale e ci siamo trovati in buona compagnia. Avversari, in questo caso, di Martini che è per consentire al capitale di far profitti su un bene vitale come l'acqua».

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