Incendio distrugge l'ovovia dell'Abetone

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2003 14:20
Incendio distrugge l'ovovia dell'Abetone

"Fuoco ai distruttori-Marco libero": è quanto si legge in una scritta trovata a poca distanza dalla stazione di partenza dell'ovovia dell'Abetone, distrutta la notte scorsa da un incendio divampato attorno alle 2.30.
"La scritta - è questa una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti - potrebbe collegare l'episodio al movimento degli ecoterroristi che opera in particolare nelle regioni alpine e - secondo la redazione fiorentina della Repubblica- Marco potrebbe essere l'anarchico insurrezionalista svizzero Marco Camenish, conosciuto anche con il nome di battaglia Martino.
Sull'incendio all'ovovia stanno indagando Digos e carabinieri coordinati dal procuratore capo di Pistoia, Tindari Baglione.

"Se è vero che si tratta di attentato terroristico, il governo e le istituzioni hanno il dovere di intervenire con misure speciali al fine di riparare il danno subito dagli operatori economici e dalla popolazione della nostra montagna", ha detto Nicola Risaliti, assessore al turismo della provincia di Pistoia". ‘’Stiamo tenendo presenti tutte le ipotesi, compresa quella di un attentato’’. E’ una delle considerazioni del sindaco dell’ Abetone, Giuseppe Montagna, espresse in una telefonata con il presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Riccardo Nencini, che lo ha chiamato per esprimere la sua solidarietà e l’impegno di vicinanza di tutto il Parlamento toscano con la popolazione dell’Abetone.

Nella telefonata a Nencini, Montagna ha accennato anche ad alcune scritte trovate sul posto, fra cui una, ‘’fuoco ai distruttori, Marco libero’’, che ha attirato l’ attenzione degli amministratori e dei soccorritori. Montagna ha detto a Nencini di avere in programma una riunione stasera alle 17.00 in Comune e un’altra domani mattina alle 10.00 per esaminare la situazione. Il presidente del Consiglio Regionale ha detto di essere a disposizione per qualsiasi contributo che gli amministratori ritenessero opportuno nell’ ambito delle competenze dell’Assemblea toscana.

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