Oggi verso le ore 8,30 circa sessanta tra vigili urbani, agenti di polizia e operai della Madonnina del Grappa, con rappresentanti del Quartiere 5 hanno fatto irruzione nel campo nomadi di viale XI agosto a Firenze. Senza esibire nessun documento né ordinanza né autorizzazione alcuna hanno demolito una baracca e rimosso una roulotte dove abitavano 8 persone, tra cui tre bambini, che hanno da anni lo status di rifugiati, sono in possesso di regolari documenti e non hanno nessun precedente penale.
La stessa baracca e la roulotte non erano abusive ma avevano regolare autorizzazione.
"Queste persone sono ora senza una sistemazione abitativa -afferma un documento dell'Associazione antirazzista interetnica 3 Febbraio di Firenze- Ecco che nei giorni in cui il freddo in città si fa più intenso, con temperature che scendono sotto lo zero, il Quartiere lascia all'addiaccio otto persone. Le istituzioni di centro-sinistra interpretano con molta solerzia e con molto rigore la logica razzista, schiavista e disumana che ha prodotto la legge Bossi-Fini.
Domani per protestare contro questa ennesimo sgombero i bambini Rom non andranno a scuola, facendo appello alla solidarietà di tutti.
A loro e a tutta la comunità Rom, in particolare alle vittime di quest'ultimo atto razzista, va la solidarietà di tutti i fratelli e le sorelle dell'Associazione 3 febbraio.
Denunciamo con molta forza l'ennesimo atto di repressione violenta contro fratelli Rom, vittime di una persecuzione che va avanti da secoli e ancora oggi perseguitati dalle leggi e dalle istituzioni dello stato italiano, per cui gente che ha visto bruciate le proprie case in una guerra che non è ancora finita, continua a vedere demolite le proprie abitazioni.
Denunciamo l'operato del Quartiere 5 in merito alla gestione del campo nomadi, e le speculazioni che da sempre istituzioni locali e associazioni di vario tipo hanno operato sulla pelle dei Rom.
Chiediamo la fine immediata della repressione e delle discriminazioni dei fratelli Rom e una soluzione tempestiva per le persone colpite.
Auspichiamo la più ampia solidarietà dell'associazionismo e di tutte le persone di buona volontà verso la prospettiva di una società interetnica, solidale e finalmente libera per cui ci battiamo.
Chiediamo la disponibilità di legali che vogliano aiutarci a seguire lo sviluppo di questa vicenda".