Sabato 7 dicembre Maurizio Giammarco Quintet al Pinocchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2002 13:07
Sabato 7 dicembre Maurizio Giammarco Quintet al Pinocchio

Maurizio Giammarco definisce MEGATONES, il suo “progetto più ambizioso dai tempi di Lingomania, nato con l’intenzione di coniugare il frutto della mia personale ricerca stilistica a livello compositivo (sempre più orientata a radicalizzarne quegli aspetti che io considero i più interessanti e significativi) con le inesauribili possibilità d’interazione creativa fornite da un gruppo di ottimi solisti e improvvisatori”.
Il risultato di questa ricerca ha identificato l'ensemble ideale in un quintetto di solisti e polistrumentisti (anch’essi, non a caso, tutti smaliziati compositori e arrangiatori), in grado di fornire e padroneggiare linguaggi e colori timbrico-strumentali (attingendo anche all’elettronica) in varietà e quantità tali da far suonare il gruppo come una piccola big band.

Quella di MEGATONES é una musica trasversale dove convergono in un estremo tentativo di sintesi diverse e molteplici influenze, dal minimalismo alle sonorità bluesy e jungle di ellingtoniana memoria: è la scrittura a fungere in questo caso da collante stilistico. Aspetti compositivi (largo uso del contrappunto), spazi di libera estemporaneità, ricerca timbrica e linguistica, sono dunque le caratteristiche principali di un progetto che vuole svincolarsi da ogni semplicistica categorizzazione di genere.



MAURIZIO GIAMMARCO
Sassofonista (ten-sopr-alto-fl), compositore e arrangiatore, Giammarco calca le scene del jazz italiano ed internazionale da oltre trent'anni, distinguendosi per la perseveranza con la quale egli ha sempre portato avanti i suoi progetti originali e le numerose collaborazioni speciali con artisti di statura internazionale. Innamoratosi del jazz da adolescente, comincia a suonare il sax tenore a 14 anni privatamente e poi da autodidatta, ma nei primi anni '70 studia sia a Roma con Gaslini a S.

Cecilia e con Gino Marinuzzi, che in America al Creative Music Studio di Karl Berger e col mitico didatta del sassofono Joe Allard.
Fra i suoi numerosi progetti si ricordano Lingomania, il più noto e pluri-decorato gruppo italiano di jazz elettrico degli anni '80; l'Heart Quartet ('93-'97) e vari Trii. Attualmente dirige un quartetto col pianista americano Phil Markowitz e ha varato diversi nuovi progetti fra cui i quintetti Megatones e Tuba Libre (con quattro bassi tuba).
In campo jazzistico vanta collaborazioni di rilievo con Chet Baker, Lester Bowie, Gaslini, Vittorini, Pieranunzi, Rava, Giovanni Tommaso, Bruno Tommaso, Fresu.

Ma ha anche suonato e registrato con Aldo Romano, Dave Liebman, Joe Bowie, Marc Dresser, Joe Diorio, Franco Ambrosetti, George Gruntz, Billy Cobham, Peter Erskine, Marc Johnson, Harvie Swartz, Marvin Smith, Kenny Wheeler, Phil Woods, Toots Thielemans, Dean Johnson, Ron Vincent, Riccardo Del Fra, Mike Melillo, Art Lande, Jon Faddis, Conte Candoli, Bobby Durham, Daniel Humair, Kim Plainfield e Lincoln Goines.
Autore del libro Sonny Rollins, lo Zen e l'arte della manutenzione del sax (edito da Nuovi Equilibri - Stampa Alternativa nel nov.

'97), è presente in oltre 60 dischi di Jazz.

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