Visita guidata serale alla Galleria dell’Istituto degli Innocenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2002 07:29
Visita guidata serale alla Galleria dell’Istituto degli Innocenti

Franco Sartini, curatore della Galleria, presenterà stasera alle ore 20.30 le splendide opere d’arte conservate nel museo.
La visita è a numero chiuso. È consigliata la prenotazione telefonica al numero 055 2037308 (il servizio prenotazioni è attivo dalle 8.30 alle 13.30, tutti i giorni escluso il mercoledì). La visita guidata è gratuita, l’ingresso al museo costa 2,60 Euro.
Le prossime aperture serali sono giovedì 4 luglio e giovedì , 5 settembre alle 20.30. Per queste date è già possibile prenotare la propria partecipazione.
L’Istituto degli Innocenti fu fondato nel 1419 per volontà della Corporazione dell’Arte della Seta con lo specifico ed esclusivo intento di accogliere ed educare l’infanzia abbandonata.
Il 25 gennaio 1445 avvenne l’inaugurazione e "il dì 5 di febbraio ad ore 14 fu messa nella pila la prima fanciulla femmina" cui fu messo il nome di Agata Smeralda.
Da allora la sua attività, adattata nel corso dei secoli alle esigenze del periodo storico e sociale, non è mai cessata.
La progettazione e la conseguente realizzazione dell’edificio furono affidate a Filippo Brunelleschi che seguì, anche se con discontinuità, come risulta dai libri contabili conservati nell’archivio storico dell’Ente, i lavori di edificazione.
Per assolvere i suoi compiti di tutela, l’Istituto garantì, attraverso la ruota, l’anonimato dell’esposizione e provvide all’inserimento dei piccoli ospiti nella società sia impartendo loro, maschi e femmine, un’istruzione elementare, sia affidandoli a balie e famiglie esterne di artigiani o contadini per l’apprendimento di un mestiere.
I maschi restavano sotto la tutela dell’Istituto fino a 18 anni, le femmine, se non trovavano una sistemazione all’esterno, per incentivare la quale venivano assegnate le doti, potevano restare senza limitazioni di tempo prestando la loro opera all’andamento della "famiglia ospedaliera".
Il numero elevatissimo di presenze (anche 2.000 persone fra assistiti e adulti che ne avevano cura) si ridusse drasticamente dal 1875 in poi; questo fu la conseguenza della chiusura della ruota che limitò così l’ingresso dei figli legittimi.

LA GALLERIA DELL’ISTITUTO
Le opere esposte nella Galleria, che fu aperta al pubblico nel 1971, sono tutte di proprietà dell’Istituto e fanno parte del patrimonio artistico formatosi nel corso dei secoli o per commissione diretta, o per lasciti, o per diritto di patronato.
La Galleria è situata nel locale sopra il portico di facciata che, nel progetto brunelleschiano, era adibito ad "abituro dei fanciulli".
Qui sono visibili la splendida Adorazione dei Magi (1488) di Domenico Ghirlandaio, commissionata per l’altar maggiore della chiesa e la dolcissima Madonna col Bambino (1450 circa) di Luca della Robbia, posta sopra un altare laterale della chiesa interna delle donne fino a tutto l’800; una grandiosa e originale tavola, degli ultimi anni del ‘400, tra i capolavori di Pietro di Cosimo eseguita per un altare laterale della chiesa pubblica; una Madonna col Bambino di Sandro Botticelli eseguita su imitazione di quella più famosa del proprio maestro Filippo Lippi; una delicata anconetta con l’Incoronazione della Vergine del Maestro della Madonna Strauss (1405 circa); un trittico dei primi del ‘400 di Giovanni Toscani; una crocifissione del Poppi (1580 – 1590); un vibrante dipinto su terracotta (1566) del Naldini ed altre tavole del ‘400, ‘500 e ‘600 fiorentino.
Vi sono conservati inoltre inginocchiatoi, cassapanche e suppellettili rinascimentali.

In alcune bacheche si possono ammirare splendidi graduali e antifonari miniati della prima metà del ‘400, opera di Gherardo di Giovanni, prelevati dal ricchissimo archivio storico dell’Istituto.
All’interno dell’edificio si offrono al godimento dei visitatori i misurati e armoniosi spazii dei due chiostri, quello degli Uomini dove, sulla porta d’ingresso laterale della chiesa, è situata una lunetta con l’annunciazione di Andrea della Robbia e, accanto, un’acquasantiera di Antonio Rossellino, e quello delle Donne col deambulatorio per i bambini.

I due chiostri sono stati riportati all’antico splendore dal restauro operato alla fine degli anni ’60.
Il museo è aperto tutti i giorni, tranne il mercoledì, con orario 8,30 – 14.

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