Il giorno dopo all'inferno delle autostrade scatenato dalla manifestazione degli autotrasportatori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2002 18:46
Il giorno dopo all'inferno delle autostrade scatenato dalla manifestazione degli autotrasportatori

Gli autotrasportatori non vogliono restituire quanto da loro erroneamente (a detta delle autorita' della Ue) versato come agevolazione per l'acquisto dei carburanti.
"Non si capisce perche' debba essere erogata solo a questa categoria di persone e non a tutti coloro che consumano il carburante -commenta Vincenzo Donvito, presidente Aduc- O forse esiste un fine piu' nobile di consumo rispetto ad un altro? O esiste un lavoro altrettanto piu' nobile rispetto ad un altro? Non dovrebbe essere cosi', anche perche' le leggi gia' prevedono che ognuno, rispetto a specifici parametri, possa gia' scaricare dai propri redditi una parte di quanto ha contribuito alla sua determinazione.

E se qualcuno lo puo' di piu' o di meno, probabilmente lo si dovrebbe a specifici parametri, e non alla capacita' di una categoria di fare la voce e il ricatto piu' grosso rispetto ad un'altra. E' un dovrebbe confortato anche dalle pronunce della Ue che, per l'appunto, chiede la restituzione di quanto erroneamente devoluto dai singoli Stati nazionali.
Qui il confronto e' aperto e si spera possa esserlo in termini civili tra chi di dovere.
Ma in questa situazione si e' inserita una variante "impazzita", dove le associazioni degli autotrasportatori hanno pensato di far valere le loro ragioni prendendo come ostaggi una categoria di italiani, quelli che usano le autostrade (direttamente) e tutti gli altri che, piu' o meno, ne sono coinvolti come reazione.

Cioe' i consumatori, coloro che i nostri autotrasportatori sanno benissimo che, al massimo, possono fargli un gesto con l'avambraccio da un finestrino di un'automobile incolonnata dietro il loro corteo autostradale di camion al rallentatore.
Facile, troppo facile, al punto di divenire incivile. Dove, se l'autorita' non interviene, ci rimetteremo tutti. Perche' alla furbizia incivile degli autotrasportatori, chi ci dice che non potra' corrispondere altrettanta incivilta' da parte dei consumatori in qualunque prima occasione? Chi ha garantito agli automobilisti che entrando in autostrada non avrebbero trovato l'inferno? E non si trattava di un evento imprevisto! Chi non ha impedito che un luogo di trasporto divenisse teatro non di una manifestazione civile, ma di un blocco della stessa autostrada, snaturando le stesse funzioni per cui la stessa autostrada esiste? E non si tratta di chiedere il rimborso del pedaggio autostradale (che, per il momento alcuna legge dice che ci debba e ci possa essere, anche se non escludiamo interventi giurisprudenziali in materia), ma di chiedere all'autorita' che sia tale nel garantire che i servizi siano tali, sanzionando chi lo impedisce.

Per cui, cosa sta facendo il Governo per impedire che queste manifestazioni incivili si ripetano, e, soprattutto, come e quanto sta sanzionando cio' che e' accaduto? E' bene ricordare che, di fronte alla supina accettazione da parte dell'autorita', non solo cio' che e' successo si ripetera', ma ognuno si sentira' autorizzato a concepire e mettere in pratica una sua giustizia e una sua norma: infischiandosene di quella degli altri e di vivere in un contesto dove, l'equilibrio fra le diverse ragioni e motivazioni, dovrebbe consentire ad ognuno di vivere.

E non di sottomettersi alla voce del piu' arrogante e alla incapacita' dello Stato".

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