A rischio l'attivita' di accoglienza di Villa Pieragnoli a causa della riduzione dei finanziamenti al programma nazionale asilo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 giugno 2002 08:01
A rischio l'attivita' di accoglienza di Villa Pieragnoli a causa della riduzione dei finanziamenti al programma nazionale asilo

E' a rischio l'attività di accoglienza di Villa Pieragnoli. A lanciare l'allarme è l'assessore all'immigrazione Marzia Monciatti che ancora una volta sottolinea come "la decisione del Ministero degli interni di ridurre drasticamente il finanziamento del programma nazionale d'asilo con la conseguente riduzione di posti di accoglienza fino ad un taglio del 70%, rappresenta un grave passo indietro nel rispetto del diritto d'asilo." E proprio per continuare ad incrementare l'attività di ospitalità e accoglienza il Comune ha predisposto un'integrazione di 204.294,52 euro per garantire gli interventi fino al dicembre 2002.

Anche in occasione della giornata del rifugiato prevista il 20 giugno è importante sottolineare che il progetto territoriale di villa Pieragnoli, ha rappresentato "la prima seria risposta alle esigenze di protezione, di accoglienza e d'inserimento sociale per i richiedenti asilo e per i rifugiati". Soltanto nel primo anno di attività hanno trovato ospitalità a Villa Pieragnoli 97 persone fra i richiedenti asilo, profughi e rifugiati, per i quali, nell'attesa dell'istanza d'asilo, sono stati attivati percorsi di apprendimento della lingua italiana, di formazione professionale.

Oltre a garantire i diritti dei richiedenti asilo, è stato pensato anche un diverso utilizzo della struttura di Villa Pieragnoli. Diversificando la tipologia delle presenze ammesse. Verrebbero ridotti i posti da 50 a 45, aprendo l'accesso alla struttura per 5 posti a soggetti italiani o stranieri in condizioni di disagio abitatitivo. "Un'ipotesi simile, - ha sottolineato l'assessore Monciatti- impone quindi l'integrazione di spesa che abbiamo approvato oggi. Ciò che è importante è comunque non snaturare la specificità iniziale del progetto di cui il sindaco Leonardo Domenici in qualità di presidente dell'Anci, è stato il principale promotore".

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