Oggi a Firenze l'iniziativa del comitato promotore del Pane toscano Dop

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 maggio 2002 18:47
Oggi a Firenze l'iniziativa del comitato promotore del Pane toscano Dop

FIRENZE- Circa 31 mila ettari di terreni destinati alla coltivazione del frumento tenero con una produzione annua di 140 mila tonnellate e 3.200 panificatori artigiani che sfornano ogni anno 137 mila tonnellate di pane, ma soprattutto un alimento che appartiene alla tradizione culinaria toscana fin dall'epoca romana e che è presenza sostanziale e indispensabile dei suoi piatti più tipici, dalla ribollita alla panzanella. E' questa la realtà del pane toscano, prodotto per il quale sta entrando nel vivo l'iter per la denominazione di origine protetta.

Ed è a questa battaglia che oggi pomeriggio, a Firenze, presso la Sala Affreschi del Monte dei Paschi di Siena, è stata dedicata un'iniziativa organizzata dal comitato promotore per il riconoscimento della Dop, con il patrocinio della Regione Toscana. E' stato l'assessore regionale all'agricoltura Tito Barbini ad illustrare le tappe e le prospettive dell'ottenimento del marchio di origine protetta e a spiegare come questo si inserisca nell'impegno complessivo a favore della qualità, della salubrità, delle produzioni tipiche e tradizionali.

"Il pane toscano - ha spiegato Barbini - non è solo un prodotto di eccellenza, ma anche e soprattutto un alimento capace di esaltare il sapore di tutti gli altri prodotti che fanno parte della grande tradizione toscana. Proprio per questo ha la capacità di rappresentare al meglio la cultura, la vita, le radici della Toscana. Il riconoscimento della Dop è un obiettivo che va ben oltre il suo significato economico, che pure è rilevante. La Regione Toscana ha deciso di far sua questa battaglia".

Una battaglia che ha già visto concretizzarsi alcuni passaggi importanti. "Già due mesi fa, su mia iniziativa, la giunta regionale ha espresso il suo parere al riconoscimento della Dop. Una decisione che non ha avuto affatto il significato di un passaggio formale, burocratico, ma di una scelta sostanziale nel contesto dell'impegno più generale per la tutela e la valorizzazione delle produzioni agroalimentari di qualità. Adesso faremo tutto il possibile perché l'iter ministeriale e comunitario possa scorrere nei tempi più rapidi e senza intralci".
L'assessore ha anche sottolineato come il marchio di origine protetta sia stato un presupposto di assoluto rilievo per la promozione e la commercializzazione in tutto il mondo di tanti prodotti toscani.

"Tutti conoscono gli straordinari risultati raggiunti dai nostri vini di qualità, ma oggi sui mercati internazionali sono sempre più richiesti anche prodotti come l'olio toscano Igp, il pecorino Dop, il prosciutto toscano Dop, solo per ricordarne alcuni. Sono profondamente convinto che da questo elenco di eccellenza il pane toscano non possa mancare. Semmai mancherà qualcosa alle famiglie delle Dop toscane, fino a quando questo riconoscimento non riguarderà anche l'alimento che tipicamente, tradizionalmente, ad essi si accompagna".

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