Impatto ambientale della prima linea della tramvia
L'assessore Biagi: "Lo studio è stato fatto e prevede interventi di mitigazione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 maggio 2002 08:08
Impatto ambientale della prima linea della tramvia<BR>L'assessore Biagi:

Lo studio sull'impatto ambientale per quanto riguarda il rumore, le vibrazioni, i campi elettromagnetici della prima linea di tramvia sono stati fatti e in sede di progettazione esecutiva, se sarà necessario, potranno essere previsti ulteriori interventi di mitigazione. L'assessore all'urbanistica e alle grandi infrastrutture Gianni Biagi ha fatto ieri il punto sull'impatto del passaggio della tramvia in città durante il consiglio comunale.

"Lo studio della prima linea relativamente a rumore, vibrazioni, campi elettromagnetici e correnti vaganti è stato fatto a suo tempo- - ha spiegato l'assessore Biagi - ed è riportato nelle valutazioni di impatto ambientale inserite nel progetto definitivo approvato nel 1997". In dettaglio le previsioni di massima dell'inquinamento acustico (dove si misurano il rumore di sottofondo, quello del traffico veicolare e quello della tramvia) sono allegate al progetto definitivo anche se, ha precisato l'assessore Biagi, "risulta che i valori misurati dell'attuale traffico veicolare, pur ridotto in presenza della tramvia, superano da soli i limiti di legge.

In sede di progettazione esecutiva potranno essere previsti ulteriori interventi di mitigazione". La fonte principale del rumore è costituita dal contatto tra ruota e rotaia e spetterà quindi alla cordata di imprese vincitrice dell'appalto adottare tutti gli interventi necessari per ridurre le emissioni acustiche. Per quanto riguarda invece le vibrazioni il progetto indica che i valori limite di disturbo sono rispettati e prevede una serie di dispositivi per la mitigazione preventiva delle vibrazioni come il profilo della rotaia e via dicendo.

Nel tratto tra la stazione di Santa Maria Novella e la fermata "Leopolda" sarà, per esempio, utilizzato anche un tappeto di materiale elastomerico. E in caso di distanze inferiori ai 15 metri il progetto prevede che in fase di realizzazione vengano eseguiti ulteriori studi per valutare l'efficacia delle protezioni adottate. Nessun apposito studio è stato invece redatto in materia di inquinamento elettromagnetico, rinviandolo alla progettazione esecutiva. "La tramvia è alimentata da una corrente continua a 750 volt che non produce emissioni elettromagnetiche preoccupanti.

Inoltre - ha aggiunto l'assessore Biagi - il progetto prevede la posa in opera su tutto il percorso di una guaina isolante per l'isolamento dei binari e per limitare le correnti vaganti". Nell'intervento l'assessore Biagi ha poi ricordato le frequenze dei convogli e la capacità di trasporto dei passeggeri riportate nelle simulazioni elaborate dalla società Semaly in collaborazione con Ataf allegate al progetto. In concreto i passeggeri nell'ora di punta (7.30-8.30) sulla tratta Scandicci-Santa Maria Novella sfiorano quota 5.320, sul percorso inverso, sempre nell'ora di punta, si stima la presenza di 1.148 utenti.

I passeggeri complessivi in un giorno feriale medio si attesteranno, secondo la simulazione, a quota 44.600. "La capacità del sistema è assicurato dal fatto che il percorso della tramvia sarà comunque in sede protetta - ha concluso l'assessore Biagi - con le uniche interferenze con il traffico veicolare regolate da semafori che garantiscono comunque la precedenza al tram".

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