Nell'aprile del 2004 l'inaugurazione della prima parte del Centro di Arte Contemporanea

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 maggio 2002 15:02
Nell'aprile del 2004 l'inaugurazione della prima parte del Centro di Arte Contemporanea

Saranno affidati, entro il prossimo mese di ottobre, i lavori per il secondo lotto del Centro di Arte Contemporanea. La ditta che vincerà l'appalto avrà, da contratto, 15 mesi di tempo: ciò significa che entro l'aprile del 2004 la parte principale del Centro sarà completata e potrà entrare in funzione. Sono questi i tempi annunciati oggi dall'assessore alla cultura Simone Siliani, dopo che la giunta ha approvato il progetto esecutivo per questa parte di lavori che renderà agibile la zona Sud del padiglione, già consolidato, insieme a tutta la struttura che aveva ospitato le ex Officine Galileo, nel corso del primo stralcio di lavori terminati con un costo complessivo di 20 miliardi e 397 milioni di lire.

Il nuovo progetto esecutivo. che prevede anche la costruzione di un parcheggio sotterraneo per 300 auto, ha un costo complessivo di oltre 11 milioni e 516 mila euro (oltre 22 miliardi e 300 milioni di vecchie lire). Si tratta di risorse già esistenti e previste nell'accordo di programma Stato/Regione. Complessivamente il Comune di Firenze ha stanziato oltre 8,7 miliardi di lire (2,5 sono quelli necessari per il parcheggio), 5,5 mld di lire sono i finanziamenti della Regione e circa 8 mld di lire quelli del CIPE.

''Questo ci permetterà di inaugurare la struttura nella primavera del 2004 - ha spiegato Siliani - anche perché ormai da diversi mesi sta lavorando una Commissione di esperti per il progetto culturale e gestionale che, entro il prossimo mese di giugno, produrrà le linee di indirizzo sulle quali l'Amministrazione farà poi le sue scelte''. La Commissione è composta da Bruno Corà, Pier Luigi Sacco e Maurizio De Vita. ''A loro abbiamo dato cinque obiettivi fondamentali - ha proseguito l'assessore - da seguire per il progetto del Centro che dovrà essere:
- essere più orientato alla produzione artistica che all'esposizione
- di stimolo per la creatività e la potenzialità dei 'giovani' artisti
- avere un'impronta di multiculturalità e contaminazione tra le diverse discipline artistiche
- essere un punto di riferimento europeo
- muoversi all'interno del sistema metropolitano dell'Arte Contemporanea.


Ci preme, in particolare che il Centro entri a far parte di una rete internazionale, e per questo motivo la Commissione di esperti sta valutando con attenzione quelle che sono le esperienze di altri Paesi come Austria, Francia e Ungheria''. Intanto, anche ''per smentire le voci che, al di là dei cancelli del cantiere, lo vogliono come una struttura che va a pezzi'', l'assessorato sta valutando la possibilità di utilizzarlo da giugno a settembre per alcune attività in qualche modo collegate all'Estate fiorentina.

''Pensiamo a qualche mostra o piccola performance - ha detto Siliani - anche se dobbiamo ricordarci che comunque si tratta di un cantiere con tutti i problemi legati alla sicurezza delle persone che dovessero entrarci. Insomma non potranno essere appuntamenti con centinaia di persone''. Rispondendo ai giornalisti, l'assessore ha detto che in questo momento ''è prematuro pensare a quale sarà la 'formula' per la gestione del Centro. Certamente cercheremo dei partner anche privati e internazionali, e rispetto al passato siamo certi che sarà più facile trovarne con un progetto culturale definito almeno nelle sue principali linee guida''.

Infine Siliani ha anche accennato all'altro progetto sulla contemporaneità, in qualche modo legato al Centro, che l'Amministrazione avrebbe immaginato per la Manifattura Tabacchi, sempre che lo Stato cambi la sua idea. ''Già ora ha preso forma un progetto culturale, e presto indicheremo tutte le soluzioni. E' un percorso fatto a tappe, ma non esiste nessuna incompatibilità tra la Manifattura e il Centro di Arte Contemporanea''. Per il completamento dell'intera struttura, ossia per il terzo lotto, occorreranno ancora circa dieci miliardi di lire.

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