Articolo 18: manifestazione a Firenze, conclude Cofferati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 aprile 2002 12:51
Articolo 18: manifestazione a Firenze, conclude Cofferati

In 200.000 a Firenze per lo sciopero generale. Tre i cortei che confluiranno nel cuore del capoluogo toscano, il comizio conclusivo di Sergio Cofferati alle 12.30 in Piazza Santa Croce, maxi schermi in Piazza Signoria, in Piazza della Repubblica gli studenti si concentrano intorno alla vasca della Fortezza da basso.
A Firenze ci sarà una grande manifestazione regionale che sarà conclusa dal comizio di Sergio Cofferati dal palco di Piazza Santa Croce. Il comizio si potrà seguire su maxi schermi che verranno posti in Piazza Signoria e in Piazza della Repubblica.
Tre i cortei che sfileranno per le vie cittadine e confluiranno nel cuore del capoluogo toscano.

Alla testa di ognuno lo striscione di Cgil Cisl Uil Toscana con la scritta LAVORO DEMOCRAZIA DIRITTI. I concentramenti, a partire dalle 08.30 sono previsti in Piazza Indipendenza, Piazzale di Porta Romana e Viale Mazzini. Gli studenti si ritroveranno intorno alla vasca della Fortezza da Basso per confluire poi nel concentramento di Piazza Indipendenza, i professori, quelli della manifestazione dei 12.000 a Firenze che nel frattempo si sono costituiti in "Laboratorio per la Democrazia", si ritroveranno alle 9 in Piazza Indipendenza.

Anche la Legacoop Toscana aderisce allo sciopero e i suoi associati si ritroveranno in Piazza indipendenza dietro uno striscione con su scritto " Cooperazione: una storia con il lavoro". Cgil Cisl Uil attendono l'arrivo a Firenze di almeno duecentomila persone. 500 i pulmann già pieni, un treno speciale partirà da Livorno, i manifestanti, a migliaia, arriveranno anche con i treni normali che viaggeranno regolarmente fino alle 9, per poi entrare in sciopero fino alle 17, dopodichè il traffico ferroviario tornerà normale e i manifestanti potranno ripartire alla volta del luogo di partenza.

In tanti arriveranno con mezzi propri, anche per loro sono state previste apposite zone di parcheggio.
Qualche curiosità: tre le bande musicali presenti, una per corteo, in quello che parte da Piazza Indipendenza ci saranno anche gli sbandieratori di Gallicano, campioni d'Italia, da Pistoia arriveranno 150 ciclisti che prenderanno la testa di uno dei cortei. Sono attesi tanti gonfaloni dei comuni e delle province da tutta la regione, si aggiungeranno a quelli della regione Toscana, del comune e della provincia di Firenze.
Durante il comizio di Cofferati ci sarà il supporto di una traduttrice che per mezzo del linguaggio dei segni comunicherà a tutte le persone affette da sordomutismo.

La traduzione sarà fruibile anche dai maxi schermo di Piazza Signoria e Piazza della repubblica.
Sarà anche organizzato un apposito spazio, delimitato da transenne, riservato a tutte le persone disabili.Su un TIR appositamente allestito, prima e dopo il comizio conclusivo, suoneranno tre gruppi musicali.
Il giorno stesso dello sciopero Cgil, Cisl, Uil fissato in Italia per il 16 aprile è stata organizzata a Bruxelles, dai sindacati belgi una catena umana davanti all'ambasciata italiana, mentre i sindacati danesi manifesteranno, nelle stesse ore, davanti all'ambasciata italiana a Copenhagen.

La stessa cosa avviene a Londra e a Stoccolma con sit-in davanti alle ambasciate italiane.
''Il fatto straordinario di questa iniziativa è che esse non rappresentano un atto di solidarietà nei nostri confronti, ma una mobilitazione a sostegno dei contenuti della nostra lotta contro il Governo. In Europa si è capito benissimo che l’attacco all’art. 18 rappresenta un’infezione che, se non stroncata sul nascere, può produrre effetti negativi per i diritti dell’insieme dei lavoratori europei''.

E' il commento del responsabile del segretariato europeo Cgil, Walter Cerfeda, che aggiunge: ''in questa mobilitazione c’è anche il rifiuto netto a quella volgare strumentalizzazione che Berlusconi e D’Amato fanno quando affermano che questi provvedimenti sono richiesti dall’Europa stessa. Ciò è l’esatto opposto della realtà. In Europa non solo i licenziamenti senza giusta causa sono impediti dalla Carta dei Diritti di Nizza, ma in Europa si lavora per fare delle regole e non per toglierle''.

Solidarietà allo sciopero generale Cgil, Cisl, Uil del 16 aprile è arrivata da un grande numero di organizzazioni sindacali europee, affiliate alla Confederazione europea dei sindacati. Messaggi sono stati inviati dalle organizzazioni sindacali alle ambasciate italiane in tutta Europa e riunioni con ambasciatori italiani avranno luogo lunedì e martedì della prossima settimana nelle seguenti capitali europee: Bruxelles, Londra, Parigi, Berlino, Madrid, Copenaghen.
''In queste riunioni - si legge in una nota della Confederazione europea dei sindacati( Ces)- delegazioni delle centrali nazionali sindacali dichiareranno apertamente la loro seria preoccupazione per l’atteggiamento assunto dal governo italiano e il loro sostegno ai sindacati italiani''
''Il dirigente sindacale danese Hans Jensen - prosegue la nota- parlando all'iniziativa fissata a Copenaghen per il 16 aprile, solleverà la questione italiana e chiederà il rafforzamento dei diritti dei lavoratori non solo in Italia, ma in tutta l’Europa.
Fra le varie iniziative di sostegno, molte le lettere indirizzate alle ambasciate italiane nei vari paesi dell' Unione.
''A nome della Federazione Sindacale Austriaca OGB, con i suoi 1.400.000 membri, facciamo urgente appello, affinché Lei prenda atto della nostra profonda preoccupazione riguardo alle azioni del vostro governo''.
E' quanto ha scritto il presidente del sindacato austriaco Ogb all'ambasciatore italiana a Vienna. '' Insieme alla CES - ha scritto ancora- la Confederazione Europea dei Sindacati, che riunisce 60 milioni di iscritti in tutta Europa, lavoriamo da lungo tempo a stretto contatto con le tre organizzazioni italiane per stabilire un sistema economico di mercato sociale all'interno dell'Unione europea, per far progredire i diritti dei lavoratori, la giustizia sociale e il benessere dell'uomo per tutti i cittadini europei.

E' per questo che osserviamo con grande preoccupazione che in Italia, uno tra gli stati più importanti dell'Unione Europea, si stiano abbandonando tali misure comunemente auspicate, che osservate anche dalla Commissione Europea e da molti altri stati membri. La OGB, insieme ai colleghi italiani, sottolinea l'importanza di un'Europa sociale e pacifica, che deve offrire rispetto e mutua comprensione ai bisogni della gente. In vista dell'attuale dibattito sulla flessibilità e sulla deregolamentazione del mercato del lavoro, come abbiamo recentemente constatato al vertice di Barcellona, sono di vitale importanza la forte articolazione dei lavoratori Europei e la vigilanza dei sindacati.

L'Europa deve diventare un fattore di stabilità in un mondo di crisi sociale, in cui guerra e terrorismo sono crescenti, così come la disoccupazione e l'instabilità sociale. Per questo motivo, Signor Ambasciatore, sosteniamo fortemente le legittime richieste delle confederazioni italiane e chiediamo al governo italiano di ritornare al tavolo dei negoziati e applicarsi seriamente per continuare il proficuo lavoro per il modello sociale europeo con il pieno coinvolgimento delle parti sociali. Signor ambasciatore, La preghiamo di inoltrare questa lettera di protesta al Suo governo''.
Un augurio di ''lotta coronata dal successo'' viene anche dal sindacato greco del Pubblico Impiego Adedy.

''Lo sciopero generale del 16 aprile, contro le sfavorevoli regole promosse dal vostro governo per i lavoratori -scrivono il segretario generale ed il Presidente Adedy- costituisce un notevole contributo per la protezione dei lavoratori del vostro paese ma anche per la protezione e la rivalorizzazione delle rapporti di lavoro in tutta Europa.
Dobbiamo salvaguardare i diritti dei salariati, la protezione sociale, la qualità del lavoro opponendoci a ogni tipo di politica che le indebolisca.

Noi sosteniamo le vostre eque richieste. Pretendiamo una strategia politica capace di ridurre la disoccupazione, la povertà e l'esclusione e di rafforzare i diritti dei lavoratori e la piena occupazione. Crediamo che l'Europa del 21 secolo debba essere un'Europa di tutela dei diritti dei lavoratori, di piena occupazione, di protezione sociale, di solidarietà, un'Europa che possa rispondere ai bisogni reali dei lavoratori''.
Anche i due più rappresentativi sindacati spagnoli C.C.O.O e Ugt hanno scritto all'ambasciatore italiano a Madrid : ''sono tanti e molto stretti i vincoli di amicizia e fraternità che uniscono il popolo italiano e spagnolo.

In questi momenti di forte confronto tra i sindacati e il Governo italiano, i sindacati spagnoli sono solidali con i lavoratori e con le loro rivendicazioni in difesa di giuste richieste. Le riforme legislative che propone il Governo italiano, per quello che riguarda la modifica dell’art. 18 dello Statuto, le modifiche al sistema delle pensioni e alla contrattazione, così come le riforme in materia fiscale, educazione e politica sociale e sanitaria, ci sembrano molto gravi non solo per l’Italia ma anche per l’Europa''.
Solidarietà è stata inoltre espressa dal sindacato francese Cftc , mentre il Presidente del sindacato della Gran bretagna (Tuc), Jhon Monks ha fissato un appuntamento per le ore 15 del 16 aprile con l'ambasciatore italiano a Londra.
La Cisl Internazionale sostiene l'appello dei sindacati italiani allo sciopero generale con il comunicato che riportiamo: I lavoratori italiani, per la prima volta dopo 20 anni, sono chiamati da CGIL, CISL e UIL, le tre confederazioni italiane affiliate alla Cisl Internazionale, a una giornata di sciopero generale nazionale, giovedì 16 aprile, per protestare contro le iniziative annunciate dal Primo Ministro Silvio Berlusconi per ridurre i diritti dei lavoratori e peggiorare le condizioni di lavoro.
Per soddisfare le richieste imprenditoriali, Berlusconi ha annunciato radicali e, di fatto, unilaterali modifiche a un elemento fondamentale - l'articolo 18 - della legislazione italiana del lavoro, che tutela tutti i lavoratori da licenziamenti arbitrari o senza giusta causa.

Il Primo Ministro, con una frettolosa consultazione del sindacato, sta anche spingendo per l'introduzione di modifiche al sistema di protezioni sociali.
La Cisl Internazionale sostiene pienamente i sindacati italiani nella loro campagna contro queste misure e nella loro rivendicazione di maggiori diritti per i lavoratori temporanei e precari, per un più adeguato finanziamento dell'indennità di disoccupazione e per lo sviluppo del Mezzogiorno con l'obiettivo di stimolare l'occupazione.
Organizzazioni sindacali nazionali e internazionali in tutto il mondo si uniscono in un coro di condanna delle iniziative del Governo italiano, garantendo il loro pieno sostegno al movimento sindacale italiano nella sua determinazione a difendere i salari, le condizioni di lavoro e i diritti dei lavoratori italiani.
"Le iniziative del Primo Ministro Berlusconi colpiscono duramente i diritti e le condizioni di vita dei lavoratori," ha dichiarato Guy Ryder, Segretario Generale della Cisl Internazionale "mentre il modello sociale Europeo riconosce diritti universali che devono essere garantiti a tutti i lavoratori.

Tentativi di questo tipo di minare tali importanti garanzie devono essere decisamente contrastati."
Una lettera di solidarietà e adesione ai lavoratori e ai sindacati che domani manifesteranno nelle piazze della Toscana contro le modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori presentate dal governo. L’ha inviata il presidente della Regione Claudio Martini dicendosi dispiaciuto di non poter essere presente alla giornata di protesta perché impegnato a Bruxelles nei lavori della Convenzione europea, e di non essere in grado così di partecipare alla manifestazione regionale di Firenze con il segretario generale della Cgil Sergio Cofferati.

“Anche i lavoratori della Toscana – scrive Martini – con lo sciopero generale di martedì invieranno al governo il loro forte messaggio in difesa dei diritti acquisiti. Ogni cambiamento deve sempre prevedere la concertazione tra le parti sociali, ma soprattutto non deve mai creare ingiustizie e diseguaglianze”. Le garanzie previste dall’articolo 18 – si legge ancora nel messaggio - rappresentano una tutela per i lavoratori, il frutto di una cultura sociale rispettosa dei cittadini.

“Siamo tutti quanti consapevoli – scrive ancora il presidente della Regione - che il mercato del lavoro è in continua evoluzione, ma questo non significa perdere di vista la salvaguardia del posto di lavoro. Anche il governo del centro sinistra aveva avviato la riforma dello Statuto dei lavoratori, ma con ben altri obiettivi. Oggi più che mai, infatti, se da una parte c’è l’esigenza di trovare nuove regole per garantire i diritti di tutti i lavoratori, dall’altra c’è la consapevolezza che questo non può avvenire partendo dalla cancellazione dei diritti già acquisiti, che porterebbe soltanto alla creazione di nuove diseguaglianze sociali.

Oltretutto, acuire lo scontro e alimentare le tensioni sociali non favorisce certamente né le imprese, né il livello complessivo di benessere del Paese”.
Martini conclude la lettera affermando che “le riforme non si fanno tornando indietro e ledendo la dignità dei lavoratori; per questo è importante che alla manifestazione di martedì prossimo vi sia la più ampia partecipazione di tutti i lavoratori toscani, per protestare contro le ingiustizie che inevitabilmente deriverebbero dalle modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori volute dal governo”.
Domani saranno chiusi gran parte degli uffici pubblici causa lo sciopero generale.
A Firenze, l'interruzione dell'attività lavorativa riguarda il Centralino telefonico del Comune, che a causa dell'assenza degli operatori telefonici che aderiranno allo sciopero, non sarà in grado di rispondere a tutte le chiamate dei cittadini.

Chiuso il Museo dei Ragazzi e possibile chiusura anche dei musei comunali per l'adesione allo sciopero del personale di sorveglianza. Lo sciopero riguarda anche il personale della Direzione Entrate, l'Ufficio di censimento, l'Ufficio numerazione civica, l'Albo Pretorio, la Casa comunale e l'Uffico corrispondenza, i cui sportelli potranno rimanere chiusi al pubblico per l'intera giornata. Possibile chiusura anche dei cimiteri comunali che martedì 16 non sono in grado di garantire il consueto servizio ai cittadini.

Regolarmente aperte al pubblico per tutto il giorno le cappelle del commiato per esposizione, ricezione e deposito salme.
Aerei fermi in pista dalle 10 alle 18 e treni bloccati dalle 9 alle 17: queste le principali modalita' con cui si svolgera' lo sciopero generale del 16 aprile per il settore dei trasporti. Per il trasporto pubblico locale le modalita' del fermo di otto ore verranno stabilite in ambito locale. Cgil, Cisl e Uil hanno diffuso il calendario che stabilisce le modalita' di fermo dei trasporti italiani.

Ecco, per le principali categorie, quelle che saranno le modalita' di adesione allo sciopero generale del 16 aprile.
TRASPORTO AEREO
Per tutti i lavoratori turnisti e/o addetti ad attivita' operative, compreso il personale navigante, dalle ore 10.00 alle ore 18.00; per il restante personale, l'intera prestazione lavorativa. Per il personale preposto ad assicurare i servizi minimi e le prestazioni indispensabili e' previsto un cartellino che testimoniera' la condivisione dell'iniziativa sindacale.
FERROVIERI
Uffici, impianti fissi: intera prestazione lavorativa.

Addetti alla circolazione treni: dalle ore 09.01 alle ore 17.00. Gli addetti alla circolazione treni, che limiteranno l'adesione allo sciopero dalle ore 09.01 alle ore 17.00, nel rispetto delle leggi 146/90 e 83/2000 e degli accordi in essere, indosseranno il cartellino che segnalera' l'adesione allo sciopero per gli addetti alla garanzia del servizio previsto. Nell'ambito delle attivita' di supporto e complementari i lavoratori addetti alle attivita' di manutenzione rotabili, accompagnamento notte, ristorazione ferroviaria e pulizia in affidamento da FS, scioperano per l'intera prestazione lavorativa con la seguente articolazione: addetti degli impianti fissi e lavoratori giornalieri per l'intera giornata; personale viaggiante e lavoratori turnisti dalle ore 9 alle ore 17.

Durante l' astensione saranno comunque garantiti i servizi minimi mediante le prestazioni indispensabili previste dagli specifici accordi di settore.
ANAS
Intera giornata lavorativa per ciascun turno di lavoro Saranno garantiti i servizi indispensabili come individuati dalla Commissione di Garanzia.
AUTOSTRADE
Personale non turnista: 8 ore. Personale turnista: 8 ore per turno. Saranno garantite, laddove previsti i servizi indispensabili come individuati dalla Commissione di Garanzia.
TRASPORTO MERCI
Personale non turnista: 8 ore.

Personale turnista: 8 ore per turno. Autisti 24 ore dalle 00.00 alle 24.00 Laddove previste, saranno garantite le prestazioni indispensabili secondo le norme contrattuali vigenti.
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Uffici, impianti Fissi: intera prestazione lavorativa. Addetti all'esercizio: 8 ore secondo le modalita' che verranno comunicate in ambito locale. Durante lo sciopero saranno garantite le fasce di prestazioni minime previste dagli accordi.
NOLEGGIO E TURISMO, SOCCORSO STRADALE, IMPIANTI A FUNE, AUTOSCUOLE, TRASPORTI FUNEBRI
Le modalita' saranno definite e comunicata localmente dalle organizzazioni sindacali territoriali e aziendalmente competenti.

Durante lo sciopero saranno garantite le fasce di prestazioni minime previste dagli accordi.
MARITTIMI
Per tutto il personale navigante 24 ore dalla partenza nave; 24 ore per i lavoratori dei rimorchiatori e 8 ore a turno per i pilotini e comunque l'intera prestazione lavorativa; per il personale amministrativo, l'intera prestazione lavorativa. Saranno garantite le prestazioni indispensabili secondo le norme vigenti.
ATTIVITA' PORTUALI
8 ore per ciascun turno lavorativo. Saranno garantite le prestazioni indispensabili.

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