Progetto Connections alla Limonaia di Sesto: tre appuntamenti con la nuova drammaturgia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 aprile 2002 07:04
Progetto Connections alla Limonaia di Sesto: tre appuntamenti con la nuova drammaturgia

Il National Theatre di Londra commissiona da alcuni anni ad autori affermati la scrittura di testi teatrali per giovanissimi di età compresa tra i 14 e i 18 anni, e la Limonaia è da sei anni partner del progetto, affidato ai giovani talenti del teatro.
Dog House, nuova versione di Gina Moxley il 13 aprile ore 10 e ore 21, con gli allievi dell’Istituto D’Arte di Sesto Fiorentino.
“Marziani pazzi”: così vengono definiti i quattro fratelli che si sono trasferiti da poco nella strada senza sfondo chiamata Lime Lawn, alla periferia di Cork.

In scena vediamo solo ragazzi, mentre gli adulti sono soltanto citati soltanto e di loro ci si accorge in pratica solo per una serie di vaghi rumori fuori scena. Ironia e tragicità si mescolano nel testo dando vita ad un linguaggio forte con il quale Gina Moxley, secondo la tradizione dei testi di Connection, racconta la fine dell’adolescenza, età turbolenta e affascinante, e il passaggio alla altrettanto difficile condizione di adulto.
Gina Moxley, attrice e autrice, ha recitato in numerose produzioni teatrali e cinematografiche (tra cui The Butcher’s Boy di Neil Jordan).

Ha debuttato come autrice con il fortunato Danti-Dan (regia di Lynne Parker, Cork, Project Arts Centre, 1995), a cui ha fatto seguito Dog House (regia di Jo McColgan, Londra, Cottesloe of the National Theatre, 10 luglio 1997).

Il re del Castello, prima assoluta di Christina Reid, il 17 aprile ore 10 e 21, con gli allievi dell’Istituto Calamandrei di Sesto Fiorentino.
Prima italiana del testo della più importante autrice nord-irlandese, che ambienta come sempre il suo lavoro a Belfast.

Esperta nella descrizione di legami familiari convulsi in momenti storici difficili, qui racconta la sua infanzia nei primi anni ’50 nella città ancora segnata dalla guerra: crisi economica, razionamento, macerie, e un gruppo di bambini che tenta di sopravvivere con il gioco e la fantasia. Tra aquiloni, corde per saltare e improbabili sogni di carriere hollywoodiane si consuma quindi un magistrale ritratto di vita quotidiana in cui tragedia e humour convivono con grande efficacia.
Christina Reid, è nata in Irlanda del Nord si traferisce a Londra nel 1987.

Fra i suoi testi più rappresentati e premiati: Joyriedrs, The Belle of the Belfast City (Lyric, Belfast, 1989, premio George Deevine Award 1986) Did You Hear The One About The Irishman? (King’s Head, London, 1987, premio Ulster TV Drama, 1980) e Tea In A China Cup (Lyric Theatre, Belfast, 1989, premio Thames Television Playwriting Award, 1983). Scrive anche per le televisione e la radio.

After Juliet, nuova versione di Sharman Macdonald, il 20 aprile ore 10 e 21, con gli allievi del Liceo Scientifico Agnoletti di Sesto Fiorentino.
After Juliet: la storia di quello che succede dopo la drammatica conclusione della popolare tragedia di Shakespeare, una specie di rivincita dei personaggi minori di Romeo e Giulietta.

I due gruppi di ragazzi di opposte fazioni si affrontano sui temi eterni dell’amore, della pace, della violenza, della guerra, della morte e della passione. Protagonista assoluta e discreta la musica, il ritmo, la canzone, la melodia. Chitarra, percussioni e bassi saranno i veri direttori d’orchestra delle emozioni e delle sensazioni dei protagonisti di After Juliet e dei giovanissimi e appassionati attori.
Sharman Macdonald, nata a Glasgow, è una delle voci maggiori della drammaturgia inglese attuale; dopo aver lavorato a lungo come attrice ha debuttato come autrice nel 1984 con When I was young I used to scream and shout (Londra, 1984).

A questo lavoro hanno fatto seguito: The brave (Londra, 1988), When we were women (Londra,1989), All things nice (Londra, 1990), Shades (Londra, 1992), L'ospite d'inverno (York, 1995), il suo testo più noto, da cui Alan Rickman ha tratto il film omonimo con Emma Thompson e sua madre Phyllida Law, Borders of Paradise (Watford, 1995), Sea Urchins (Glasgow, 1998) e After Juliet (Londra, 1999). Ha scritto due romanzi, testi per la radio e per la televisione e il libretto dell'opera Hey Persephone! con le musiche di Deirdre Gribbin.

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