Nuovi criteri per gli appalti: per la prima volta in Italia l’ecologia entrerà nei prezzi delle opere pubbliche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 aprile 2002 07:31
Nuovi criteri per gli appalti: per la prima volta in Italia l’ecologia entrerà nei prezzi delle opere pubbliche

Ieri mattina in Palazzo Medici Riccardi, in occasione della consegna dei diplomi ai 25 tecnici che hanno partecipato ai corsi di bioarchitettura organizzati (per la prima volta in Italia) dalla Provincia di Firenze, l’assessore all’Edilizia Alberto Di Cintio ha illustrato alla stampa la decisione della sua Amministrazione di dotarsi di nuovi prezziari, che consentiranno di valutare per ogni materiale le alternative ecologiche e di prendere in considerazione voci come il risparmio energetico, l’uso delle energie alternative e la qualificazione ambientale degli edifici.
“Il concetto di edilizia sostenibile – ha detto Di Cintio - è da tempo entrato negli obiettivi prioritari dell’Assessorato: iniziative, corsi, aggiornamento professionale per i propri tecnici, hanno contribuito a determinare una positiva consapevolezza ecologica, percepita come presupposto imprescindibile per una progettazione architettonica corretta e legittimata dalla nuova etica della sostenibilità.

Ma per il passaggio all’applicazione mancano, almeno in Italia, alcuni strumenti fondamentali, a partire da una attendibile individuazione dei materiali e delle tecnologie più rispondenti. Ad esempio molti progettisti ecologisti prediligono le garanzie offerte da materiali conosciuti e consolidati, facilmente reperibili e gestibili all’interno di un concetto di rispetto della tradizione, altri propendono per tecnologie più innovative e sofisticate, capaci di affrontare i temi complessi della modernità con mezzi adeguati.

Si tratta in sostanza di bilanciare parametri non sempre convergenti quali la innocuità, la reperibilità, la riciclabilità, la facilità di manutenzione, il basso costo energetico, ecc. Né, come ovvio, è sempre possibile in questi casi affidarsi alle comunicazioni non disinteressate di venditori e produttori”.
E’ la prima volta che in Italia un ente pubblico decide di dotarsi di uno strumento immediatamente operativo in ambito ecologico, completando il proprio Prezziario Edile (prioritario riferimento orientativo e normativo) in maniera tale da affiancare ad ogni materiale ed ogni tecnologia ivi prevista una alternativa “più ecologica”.


“Non dunque - spiega Alberto Di Cintio - proposte astratte, ma l’individuazione di una gamma di possibilità più attente all’ambiente ed alla salute dei cittadini (tutti: operai, addetti, abitanti) che siano effettivamente praticabili. Spetterà poi al tecnico operare di volta in volta le scelte più opportune e convenienti in funzione del luogo, delle richieste progettuali, delle maestranze, del budget, ponendosi non nell’ottica di sperimentazioni spinte e dai risultati poco controllabili, ma attuando una introduzione graduale, prudente, effettiva, nella pratica corrente di cantiere.

Una serie di piccole azioni capaci, l’una accanto all’altra, di trasformare la realtà e diffondere ad ampio raggio, attraverso la “metabolizzazione” del cambiamento, una nuova qualità ecologica”.
Il compito di definire i criteri, operare le scelte, selezionare le possibilità effettivamente e sin da subito applicabili, è stato affidato ad un gruppo di tecnici, esperti, professionisti operanti nell’ambito dell’Istituto Nazionale Bioarchitettura, coordinati dall’architetto Ugo Sasso, una delle massime autorità nel settore.

Il lavoro non si pone l’obiettivo di attribuire marchi o patenti all’uno o all’altro prodotto, né si prefigge di svolgere analisi ed accertamenti di laboratorio. Gli oltre venti professionisti coinvolti, tutti operanti in Toscana in attività di cantiere, di progettazione, di definizione ecologica, svilupperanno invece scelte comparate di prodotti e tecnologie sulla base della documentazione esistente, di confronti in ambito europeo, di valutazioni circa l’effettiva praticabilità nel contesto provinciale.

La richiesta di definizione normativa commissionata dalla Provincia di Firenze, oltre a mobilitare ampia attenzione in ambito provinciale, è destinata a incidere a livello nazionale costituendo un primo riferimento, svincolato da interessi privati, nella fondazione metodologica di settore.

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