Amici della Musica di Firenze: Renaud Capuçon e Frank Braley, da Beethoven a Respighi
Louis Lortie e la notte

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 marzo 2002 08:31
Amici della Musica di Firenze: Renaud Capuçon e Frank Braley, da Beethoven a Respighi<BR>Louis Lortie e la notte

È l’accoppiata violino-pianoforte ad animare il concerto di Sabato 23 Marzo (ore 16), al Teatro della Pergola, con un programma che include l’impervia Sonata “A Kreutzer” di Beethoven e che guarda anche ad un Debussy e ad un Respighi di raro ascolto. Protagonisti sono due virtuosi francesi di primo piano nel panorama internazionale, il violinista RENAUD CAPUÇON ed il pianista FRANK BRALEY.
Nato a Chambery, classe 1976, Renaud Capuçon ha studiato a Parigi, perfezionandosi poi con nomi di punta come quelli di Isaac Stern, Shlomo Mintz, Augustin Dumay.

Vincitore di importanti premi internazionali ed impegnato con recital in tutto il mondo, è stato scelto da Claudio Abbado come maestro concertatore della Gustav Mahler Jugendorchester e si dedica con passione alla musica da camera, collaborando con Elena Bashkirova, Maria Joao Pires, Natalia Gutman, Yefim Bronfman, Bruno Canino. Fra i suoi più stretti partner c’è anche Frank Braley, pure lui formatisi a Parigi e vincitore, a ventidue anni, del Premio “Regina Elisabetta” del Belgio (1991), concorso prestigioso che gli ha riconosciuto eccezionali doti musicali.

Da allora, Braley suona con orchestre e direttori di fama, ma ha saputo sviluppare anche progetti originali: fra questi, la creazione dell’Ensemble ZIK , formazione sperimentale che ha come scopo il rinnovamento della forma del concerto tradizionale. Deliberatamente selezionata la sua attività discografica: due soli cd, uno dedicato a Schubert l’altro a Strauss, ma entrambi salutati da pieni consensi della critica.

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La notte, con le sue suggestioni fantastiche, le sue ombre inquietanti, misteriose e dolcissime, è il tema conduttore del concerto alla Pergola di Domenica 24 Marzo (ore 21): un motivo che LOUIS LORTIE, rinomato interprete dal gusto essenziale e raffinato, esplora al pianoforte attraverso vari momenti di un percorso omogeneo che coinvolge trascrizioni e pagine originali di Schumann, Liszt, Ravel e Carter, dal Romanticismo ai nostri giorni.


Con un programma davvero emozionante si ripresenta così Louis Lortie, pianista canadese, allievo di Yvonne Hubert (a sua volta allieva del grande Alfred Cortot) e poi di Leon Fleisher, a soli tredici anni debuttante con la Montreal Symphony Orchestra, vincitore di alcuni dei più importanti concorsi pianistici europei e da allora avviato verso una brillante carriera che lo ha portato a suonare assieme ad orchestre prestigiose e celebri direttori. Spesso Lortie organizza i concerti e le registrazioni in cicli unitari, dedicandoli all’opera di un autore in particolare o a veri e propri temi, in modo da offrire al pubblico una sorta di guida: di qui sono nate le serie di concerti con tutta l’opera pianistica di Ravel e Beethoven, presentate con straordinario successo in diverse città europee, ed il più recente doppio ciclo che affianca Brahms a Schumann.

Molti i titoli della discografia di Lortie, che spazia da Mozart a Stravinskij, alla quale si sono di recente aggiunte il primo volume di tutte le opere per pianoforte ed orchestra di Liszt ed un altro cd per intero dedicato a Chopin.

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