Il Corano alla Limonaia lunedi 11 Marzo
Con Porto Franco il regista Kassim Bayatly in Val di Cornia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 marzo 2002 07:39
Il Corano alla Limonaia lunedi 11 Marzo<BR>Con Porto Franco il regista Kassim Bayatly in Val di Cornia

Confronto, ascolto, questo Corano di Cherif si propone come un teatro necessario per i presupposti della ricerca che lo sottende e non per l’attualità in cui è precipitato dopo il crollo delle torri gemelle. Lo spettacolo è nato prima, dal bisogno del regista di legare in uno stesso spazio e tempo l’infanzia (Tunisi, quelle letture del Corano che erano la quotidianità, un segno immediato di appartenenza, come il bagno turco o la moschea); Marisa Fabbri (grande attrice, compagna dei viaggi artistici più spericolati, e sua insegnante all’Accademia agli inizi del suo percorso artistico), e un gruppo di autori amati e a lungo frequentati (Pasolini, Koltès e Genet), e attraverso le loro parole altre necessità, altri fantasmi, da Lawrence d’Arabia a Sabra e Chatila.

Del Corano Cherif sceglie le prime sure, le più brevi e fulminanti, e sura su un viaggio quasi metafisico dalla Mecca a Gerusalemme, e le scandisce con quelle dei Lettori, veri e propri cantori del rito. Le scene di Nunzio, le musiche di Paolo Terni, lo straordinario Mandjai N’djai raccontano con la loro arte di un secolo cieco e sordo e dei suoi massacri efferati.

Nell'ambito del progetto regionale PORTO FRANCO 2001, i centri interculturali SAMARCANDA e TEATRO DEI CONCORDI, gestito dall'associazione Nuovo Teatro dell'Aglio, in collaborazione con i Comuni e il Circondario della Val di Cornia, organizzano due incontri dedicati alla cultura islamica e alle sue forme espressive.

Protagonista Kassim Bayatly, attore, danzatore e regista iracheno autoesiliatosi in Italia, laureato ad Dams di Bologna. Figura di rilievo per i rapporti tra la cultura teatrale araba e quella occidentale, Bayatly analizza e diffonde i segreti della cultura della sua terra unificando in sé le figure del danzatore e dello studioso, diventando ponte tra due civiltà, ma anche tra le contrastanti spinte della tradizione e della ricerca.
Il primo incontro, un seminario teatrale sulla struttura ritmica del testo verbale partendo dalla stimolazione della voce e dei movimenti corporali di ogni individuo, si terrà sabato 9 marzo al Teatro dei Concordi di Campiglia M.ma e sarà suddiviso in due fasi: la mattina dalle 10.30 alle 13.30 e il pomeriggio dalle 16 alle 19.

Il secondo incontro, una conferenza-dimostrazione dal titolo “Musica e canto rituale nell’Islam” con dimostrazione della danza arabo – islamica, si svolgerà domenica 10 marzo alle ore 17 a Suvereto, nel Chiostro di San Francesco. Bayatly ci ricorderà che la dimensione performativa della danza inestricabilmente si intreccia con la dimensione spirituale e che la danza è il corpo di una preghiera e reciprocamente la preghiera è l’anima di una danza che prescinde dall’essere pura coreografia.

L’ingresso allo spettacolo è gratuito.
Una quota di iscrizione di € 25,00 è invece richiesta per il seminario del 9 marzo. Per informazioni ed iscrizioni ci si potrà rivolgere alla segreteria del Teatro dei Concordi (tel. 0565-837028) il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.30.

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