Un noto archeologo studierà l’area dove sorgerà il nuovo casello di Lucca

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 febbraio 2002 14:28
Un noto archeologo studierà l’area dove sorgerà il nuovo casello di Lucca

Il professor Michelangelo Zecchini è stato nominato dal presidente della Provincia di Lucca, Andrea Tagliasacchi, consulente per l’archeologia del territorio. L’incarico è inserito nel vasto e articolato programma di studio e valorizzazione dei beni culturali che la Provincia sta attuando d’intesa con gli enti preposti.
Il noto archeologo si occuperà, tra l’altro, anche dell’area del casello del Frizzone mettendosi a disposizione della Sovrintendenza di Firenze che, nella zona, sta effettuando dei saggi diagnostici per capire se sussistono ostacoli di tipo archeologico in vista della realizzazione della nuova barriera autostradale.
La scelta di affidare la consulenza al prof.

Zecchini deriva dalla riconosciuta professionalità dell’archeologo, dal suo prestigioso curriculum che vanta 35 anni di esperienza nel settore degli scavi archeologici dedicata in gran parte a Lucca e alla Lucchesia. Da 15 anni il prof. Zecchini è direttore di scavo su concessione del Ministero per i beni culturali; tra il 2000 e il 2001 ha guidato con ottimi risultati un campus internazionale di specializzazione in archeologia classica sotto l’egida del Forum Unisco. Le sue scoperte – tra cui quella del santuario etrusco di Castelvenere e il famoso tesoretto monetale di Pozzuolo – hanno contribuito ad attirare su Lucca l’interesse di molti studiosi e della stampa nazionale e internazionale e dei magazine specializzati.
Zecchini ha pubblicato 12 volumi – per molti studiosi considerati veri e propri testi di riferimento – ed oltre 50 saggi scientifici che spaziano dalla preistoria agli etruschi fino ai vari aspetti del mondo romano.

Il valore del professionista è testimoniato sia dai numerosi riconoscimenti assegnatigli in campo archeologico per “l’eccellenza tecnica degli scavi”, sia dagli attestati di stima che provengono dall’ambiente accademico e didattico in generale, nonché da molti giovani archeologi che, sotto la sua guida, hanno vissuto periodi di proficua formazione professionale.

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