Partono entro i primi di marzo, con la costruzione di un'isola di salvamento (piattaforma in terrapieno), i lavori per la risistemazione del Poderaccio. Il via libera al progetto che consente di mettere in sicurezza circa 80 famiglie Rom (il cosiddetto gruppo storico) era già partito qualche mese fa. Al posto delle attuali baracche di plastica o di lamiera verranno infatti realizzate nuove case in legno che verranno collocate in quello che attualmente è meglio conosciuto come Poderaccio basso, destinato ad accogliere una parte dei Rom (circa 48 nuclei) che provengono dalla zona alta e una parte delle famiglie del Masini (circa 30) che verranno invece trasferite nel Poderaccio alto. La costruzione dell'isola di salvamento, una sorta di piattaforma che consiste in un terrapieno strutturato con diversi strati secondo indicazioni delle indagini geologiche,è infatti uno dei principali interventi da effettuare per consentire la sistemazione dei Rom nel Poderaccio basso e per dare poi il successivo via al montaggio delle casette CLEA (case in legno per emergenza abitativa).
Il costo di questa prima fase di lavori si aggira intorno a 100.000 Euro. Per tutta la risistemazione del Poderaccio il Comune ha a disposizione circa 4 miliardi, dei quali 1 miliardo e 740 milioni messi dalla regione. Ricordiamo che a fornire le casette in legno, così come a montarle e attrezzarle sarà la ditta che, in base ad una selezione, sarà in grado di fornire il prodotto migliore da tutti i punti di vista, soprattutto rispetto a confort e sicurezza. L'idea è quella di un prodotto "chiavi in mano", comprensivo cioè di tutto, dai moduli abitativi, ai servizi di utilità, l'arredo (veranda, tavolini, letti, armadietti, mobili per cucina), l'eventuale smaltimento finale, compreso il finanziamento.
Le modalità di quest'ultimo sono infatti molto simili a quelle del project financing che consente di avere un servizio quasi completo. (mr)
