Presentazione della legge sulla libertà di coscienza e di religione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 gennaio 2002 00:42
Presentazione della legge sulla libertà di coscienza e di religione

E' il tema della Conferenza - dibattito promossa dall'On. Valdo Spini, il 18 febbraio 2002, ore 17.00 – 19.30, alla Sala Convegni della Cassa di Risparmio di Firenze (Via Folco Portinari 5, Firenze).
"Tra le libertà previste dalla nostra Costituzione -scrive lo stesso Spini- quella di coscienza e di religione assume un valore particolare, perché attiene alla sfera più personale ed intima, riguardante il proprio rapporto con il trascendente o comunque la convinzione personale sul senso della vita.

Questa libertà è una conquista irrinunciabile dell'era moderna, di cui si trovano i primi segni nei dibattiti di Putney durante la rivoluzione inglese di Cromwell. L’iter legislativo sulla libertà religiose è stato in Italia alquanto complesso e altalenante, e non si è ancora giunti a disciplinare questa materia in modo completo e coerente. In questo incontro verrà illustrata una proposta di legge che riproduce il contenuto di un disegno di legge presentato dal Governo Prodi il 3 luglio 1997, che dopo una lunga messa a punto in Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati (relatore Domenico Maselli), non ha potuto ricevere l’approvazione parlamentare nella scorsa legislatura.

La legge ha come primo compito l'abrogazione delle leggi del periodo fascista, senza però sostituirsi alle Intese, recepisce alcuni diritti pur contenuti nella legislazione abroganda e vuole evitare una discriminazione tra i culti per cui esiste il regime pattizio e quelli ancora in attesa. Questo comporta problemi anche per le nuove immigrazioni (musulmani, etc.) e per le nuove culture religiose come quelle buddiste.
Infatti, accanto, ad alcune confessioni religiose che hanno firmato le Intese con lo Stato italiano secondo l'articolo 8 della Costituzione, la maggioranza delle confessioni religiose è ancora inquadrata secondo la normativa dei culti ammessi.


In altre parole, questa legge estenderà a tutte le confessioni religiose con personalità giuridica quei diritti generali già presenti nelle Intese. Esistono tuttavia delle riserve sui nuovi movimenti religiosi: chi decide se un movimento è religioso o no? Quando esso diventa una chiesa? Si pensa che la confessione stessa abbia il diritto di definirsi come movimento religioso e che lo Stato possa contestarle tale definizione solo in presenza di problemi penali. Ma si tratta di una discussione ancora aperta".

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