"Luce prigioniera", una mostra fotografica nell'ex carcere delle Murate

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2001 07:20

Dodici fotografi documentano e interpretano, con vari linguaggi della fotografia contemporanea, lo spazio dell’ex carcere delle Murate. Un grande edificio con sei secoli di storia che, pur collocato nel centro storico fiorentino, ne è sempre stato separato. Fino al 15 gennaio (dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, festivi chiuso) è in corso di svolgimento una mostra fotografica, organizzata dall’associazione culturale “Laboratorio – Nuova Buonarroti”, con gli assessorati al patrimonio e all’urbanistica del Comune di Firenze e il Consiglio di Quartiere 1, che intende rappresentare la storia e le trasformazioni della struttura.

Prima, per secoli, un convento femminile (le “murate” indicavano le suore di clausura), poi dal primo ottocento carcere maschile, fino al suo definitivo abbandono 20 anni fa. In attesa dei prossimi lavori di riqualificazione questa mostra, allestita in alcune celle già ristrutturate, è anche l’ultima occasione per “sbirciare2 l’interno di un vecchio carcere. Ogni fotografo ha interpretato, con la propria sensibilità e il proprio linguaggio (bianco e nero, colore, digitale), questo spazio suggestivo e affascinante, dove il tempo si è fermato dal giorno del suo abbandono, lasciando corridoi sinistri, grate arrugginite, celle vuote dai muri screpolati, ma con ancora intatti i segni e le testimonianze (graffiti, poster, disegni) lasciati da chi ci ha vissuto.

I fotografi che espongono i loro lavori sono: Gabriele Galimberti, Liliana Gruef, Sabine Korth, Mauro Magrini, Martino Marangoni, Gianluca Maver, Pierpaolo Pagano, Francesca Pagliai, Jacopo Santini, Andrea Sarno, Render Simonti, Margherita Verdi.(fd)

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