Piani sociali: ripartiti 98 miliardi nelle 34 zone socio-sanitarie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2001 01:04
Piani sociali: ripartiti 98 miliardi nelle 34 zone socio-sanitarie

FIRENZE- Novantotto miliardi e duecentosettantacinque milioni di lire: oltre 50 milioni e 754 mila euro. Sono le risorse del settore sociale che la Regione Toscana ha deciso di affidare ai comuni, alle province, agli enti pubblici e alle associazioni no-profit delle 34 zone socio-sanitarie della Toscana per intervenire sulla famiglia e sui minori, sugli anziani, i disabili e gli immigrati e per combattere le dipendenze.
Venti miliardi provengono dal fondo sociale regionale, la rimanenza (oltre 78 miliardi) dal fondo nazionale che da quest’anno è stato trasferito direttamente alle Regioni.

Serviranno a finanziare 501 programmi operativi che si tramuteranno in servizi attuati da enti pubblici e 578 progetti che vedranno invece la partecipazione attiva del terzo settore.
Il piano integrato sociale 2001, che il consiglio regionale, su proposta della giunta, aveva approvato a giugno, aveva stabilito le priorità e i criteri generali. Con questa ripartizione l’iter può dirsi ora definitivamente compiuto. La maggior parte delle risorse servirà a finanziare interventi per gli anziani (37,09% la media, su cui svetta l’Amiata Grossetana con il 53,16).

Il 19,44 per cento riguarda i disabili: ma la Val di Chiana senese arriva al 28,56 ed il Valdarno inferiore al 28,27 per cento. Ai minori, complessivamente, sarà invece destinato il 16,21 per cento degli oltre 98 miliardi che saranno distribuiti, mentre il 9,63 – con percentuali costanti in tutta la regione, salvo il picco del 19 per cento del Mugello - servirà per combattere le dipendenze (alcol e droghe, vecchie e nuove). Cinque miliardi ed oltre 287 milioni (5,38%) saranno impiegati sul fronte dell’immigrazione, oltre sei miliardi e mezzo (6,64%) per la famiglia.
Alle risorse dei fondi nazionali e regionali vanno poi aggiunti, per ciascuna delle 34 zone socio-sanitarie in cui si divide la regione, altri 38 milioni e 725.400 lire (20.000 euro) per la gestione di funzioni comuni e 58 milioni e 88.100 lire (30.000 euro) per la gestione associata dei servizi unitari.

Ma c’è anche un fondo speciale di oltre sei miliardi e 346 milioni per contrastare la povertà: ogni piano di zona ha interventi al riguardo, ma poiché certe forme di povertà sembrano concentrarsi ed essere espressione soprattutto del tessuto metropolitano ed urbano la Regione ha deciso di affidare ai comuni con più di 30.000 abitanti ulteriori risorse. Di quel fondo a Firenze arriverà quasi un quarto.
“Siamo molto soddisfatti - ha commentato il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla politiche sociali, Angelo Passaleva – per il quadro che emerge dal complesso dei progetti e dei programmi finanziati.

Non solo si sono mostrate rispondenti alle necessità dei nostri territori le indicazioni contenute nel Piano regionale, ma ha anche ben funzionato l’indicazione di costruire, per la progettazione e la gestione degli interventi, un sistema ‘a rete’ che veda protagonisti sia gli Enti locali che i soggetti del terzo settore. E’ un’impostazione che manterremo anche per il futuro – ha concluso Passaleva -, cercando di favorire ulteriormente una flessibilità nell’uso delle risorse a tutto vantaggio delle comunità locali”.

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