Regione Toscana: prossimi i bandi per finanziamenti relativi ad investimenti che favoriscono flessibilità, passaggio generazionale e uscita dal sommerso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 Ottobre 2001 22:50
Regione Toscana: prossimi i bandi per finanziamenti relativi ad investimenti che favoriscono flessibilità, passaggio generazionale e uscita dal sommerso

Disponibili 58,4 milioni di euro per aziende locali che si devono confrontare con Paesi esteri. Tramite l’approvazione di appositi avvisi pubblici la Regione Toscana intende promuovere l’attivazione di aiuti destinati alle imprese operanti sul proprio territorio regionale ed appartenenti ai settori esposti alla concorrenza internazionale e finalizzati alla prima formazione, alla riqualificazione ed all’aggiornamento dei propri addetti.
Per permettere il decollo del regime di aiuti alla formazione sarà disponibile, in Toscana, uno stanziamento complessivo pari a 58,4 milioni di euro da impiegare entro la data del 31 dicembre 2006.
Gli interventi formativi coinvolgeranno le imprese presenti sul territorio regionale senza distinzione di dimensione, i lavoratori occupati nelle stesse ed i titolari delle PMI locali, mentre gli obiettivi perseguiti dall’azione regionale appaiono i seguenti:
-garantire l’aggiornamento delle qualifiche e l’acquisizione di nuove competenze da parte dei soggetti occupati (lavoratori autonomi, dipendenti, piccoli imprenditori) con particolare riguardo nelle PMI;
-sostenere l’occupabilità dei lavoratori interessati da forme contrattuali flessibili (stagionali, intermedi, a tempo parziale);
-promuovere l’utilizzo di nuovi modelli organizzativi della prestazione lavorativa quali il telelavoro, indirizzato specialmente alle donne;
-sostenere nuove pratiche di rimodulazione dei tempi di lavoro in impresa;
-favorire il ricambio generazionale in azienda attraverso la formazione di giovani imprenditori o comunque di giovani da inserire nell’impresa familiare;
-incentivare l’emersione del sommerso ricorrendo a processi di riqualificazione degli addetti delle imprese interessate;
-incentivare la riqualificazione e l’aggiornamento della mano d’opera femminile occupata anche in vista di uno sviluppo professionale improntato al lavoro autonomo.
Tenendo presente che alle agevolazioni avranno accesso, oltre alle PMI, anche le grandi imprese, la delibera della Giunta regionale ha individuato, sotto il profilo della quantificazione degli aiuti e quindi nel rispetto della normativa Ue, le seguenti indennità lorde massime di aiuto, espresse in percentuale dei costi sovvenzionabili, assumendo come punto di riferimento i seguenti parametri:
-dimensione aziendale,
-localizzazione o meno dell’impresa in area assistita,
-contenuti formativi.
Da ciò deriva quanto segue:
-grande impresa insediata in zona non assistita beneficia di una indennità di aiuto del 25% per la formazione specifica e del 50% per quella generale;
-grande impresa insediata in area assistita (area di declino) beneficia di una indennità di aiuto del 30% per la formazione specifica e del 55% per quella generale;
-Pmi insediata in zona non assistita beneficia di una indennità di aiuto del 35% per la formazione specifica e del 70% per quella generale (le percentuali possono essere maggiorate del 10% in casi particolari);
-Pmi insediata in area assistita (area di declino) beneficia di una indennità di aiuto del 40% per la formazione specifica e del 75% per quella generale;
-per il settore dei trasporti marittimi la relativa intensità può raggiungere il 100% indipendentemente dal fatto che il progetto formativo rivesta contenuti generali o specifici.
Le tipologie di formazione sono così distinte:
-formazione specifica: quella che comporta insegnamenti direttamente o prevalentemente applicabili alla posizione, attuale o futura, occupata dal dipendente presso l’impresa beneficiaria e fornisce qualifiche che non sono trasferibili ad altre imprese o settori di occupazione;
-formazione generale: quella che comporta insegnamenti non applicabili esclusivamente o prevalentemente alla posizione, attuale o futura, occupata dal dipendente, e che fornisce quindi qualifiche ampiamente trasferibili ad altre aziende e settori di occupazione.

Sotto questo profilo viene considerata anche la formazione interaziendale, vale a dire quella organizzata congiuntamente da diverse imprese indipendenti ovvero di cui possono beneficiare i dipendenti di diverse imprese. L’aiuto finanziario assumerà la forma del rimborso delle spese ammissibili effettivamente sostenute e dimostrate ai fini dell’attuazione delle azioni formative. Tra i costi finanziabili rientrano: personale docente, trasferte del medesimo, ammortamento delle attrezzature, servizi di consulenza connessi all’iniziativa di formazione, costi di personale per partecipanti al progetto formativo, spese di natura corrente.

In riferimento ai costi di personale per i partecipanti al progetto formativo, gli stessi verranno riconosciuti fino ad un massimo pari al totale degli altri costi ammissibili ma comunque non potranno superare il 50% del costo totale delle spese ammesse.

GV

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