Santa Maria della Scala di Siena: Io la contestazione la vedo così

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 settembre 2001 23:01
Santa Maria della Scala di Siena: Io la contestazione la vedo così

A chiusura della mostra Il Dono Palazzo delle Papesse organizza in collaborazione con Santa Maria della Scala, Arsnova e Grace una nuova edizione di Pause, i Laboratori sulla cultura della contemporaneità dedicati ai temi “Raccontare il passato”, “Narrare il presente”, “Immaginare il futuro”. Il nuovo appuntamento con Pause si svolgerà sabato 29 e domenica 30 settembre e avrà come titolo “Io la contestazione la vedo così”.
Interverranno: Massimo Andretta, Fausto Bertinotti, Gianluca Bonaiuti, Achille Bonito Oliva, Omar Calabrese, Collettivo 33, Donatella Dalla Porta, Diego De Silva, Elena Del Drago, Alba Donati, Luciano Fabro, Massimiliano Fuksas, Enrico Ghezzi, Sergio Givone, Maurizio Maggiani, Italo Rota, Tiziano Scarpa, Stalker, Elena Stancanelli, Giorgio Van Straten.
Partecipano inoltre al dibattito: Gianmaria Conti, Valentino Parlato, Remo Salvadori, Claudia Zanfi.

Il titolo dell’iniziativa prende spunto da un testo pubblicato da Pino Pascali nel 1968 in occasione degli scontri avvenuti tra studenti e polizia alla Biennale di Venezia. Gli autori invitati affronteranno uno dei fenomeni più drammatici del nostro tempo: la contestazione, la nascita di nuovi movimenti, e discuteranno quale sia il ruolo degli artisti, degli intellettuali e delle istituzioni culturali di fronte all’origine, allo sviluppo e alla tipologia dei conflitti. Sarà chiesto loro di analizzare quale influenza abbiano nelle rispettive discipline determinati fenomeni quali la globalizzazione, la natura e il significato dei conflitti che ne derivano.

I protagonisti della giornata cercheranno di rispondere a questioni cruciali: qual è l’impatto della globalizzazione sulle arti, sull’architettura, sull’ urbanistica, sulla letteratura e sui nuovi media? Qual è l’impatto dei conflitti su tutto questo? Quale libertà espressiva e comunicativa è ancora possibile di fronte al tentativo di utilizzazione politica o finanziaria delle immagini? L’avanguardia è il movimento o si colloca ai margini di esso? La creatività può avere spazio all’interno dei conflitti per mutarne gli effetti?In sintesi al Palazzo delle Papesse la cronaca e la rappresentazione urbana o mediatica della violenza e della paura verranno sottoposte ad un’ ”altra” verifica.Gli incontri si proporranno di restituire un’interpretazione della contemporaneità il più possibile varia e complessa e rappresenteranno anche un’importante occasione di riflessione sull’attività stessa di un centro d’arte contemporanea come il Palazzo delle Papesse, punto d’osservazione della cultura visiva contemporanea.

Interrogarsi sul significato dell’esperienza della contemporaneità e dell’attualità sarà anche un modo per riflettere sul ruolo culturale e sociale di un’istituzione che organizza attività espositive e di ricerca, oltre che un’occasione per mettere a fuoco strategie di decifrazione e individuazione di determinati contenuti sociali e culturali.“Cronache d’arte e di guerriglia” Immagini, opere e documenti. In occasione dell’incontro Palazzo delle Papesse oltre alle foto di Lorenzo Maffei, fotoreporter senese, che documentano gli episodi di Genova e al nuovo montaggio delle riprese effettuate da Enrico Ghezzi durante il G8, saranno presentate due grandi foto ed una installazione di Armin Linke.

Il soggetto dell’opera di quest’ultimo non è tanto la cronaca degli eventi, i fatti drammatici di quei giorni, ma l’architettura e l’ambiente urbano trasformati e stravolti dal summit, cioè le forme evidenti di un’occupazione dello spazio collettivo da parte del potere politico. Inoltre mentre Mario Lupano allestirà una sala del Palazzo delle Papesse con immagini, documenti e tracce di città e piazze, palcoscenico di conflitti e scontri, Bernardo Giorgi e Gregorio Galli presenteranno una mappa dei conflitti planetari.

Gli Stalker presenteranno una testimonianza video realizzata durante Viaggio ad Ext, un viaggio all’ascolto di un territorio in mutamento, frammentato e offeso volto a creare uno scambio che vada al di là delle barriere ideologiche e politiche. Infine, verrà ripresentato uno dei video più drammatici di Avi Mograbi già proiettato al Palazzo delle Papesse in occasione della mostra Le repubbliche dell’arte: Israele e i Territori dell’Autonomia Palestinese.Palazzo delle Papesse si farà dunque teatro della cronaca, ovvero spazio di rappresentazione per immagini e filmati testimoni della natura e degli effetti dei conflitti.

L’intenzione è quella di mettere lo spettatore di fronte non tanto alla documentazione e all’immagine degli eventi quanto, ancora una volta, all’evento dell’immagine e dell’arte che si fa carico del reale e della storia.
PROGRAMMA
Sabato 29 settembre, Palazzo Patrizi, dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.30: Massimo Andretta, Gianluca Bonaiuti, Omar Calabrese, Collettivo 33, Donatella Dalla Porta, Diego De Silva, Elena Del Drago, Alba Donati, Maurizio Maggiani, Tiziano Scarpa, Elena Stancanelli, Stalker, Giorgio Van Straten.

Domenica 30 settembre, Palazzo Patrizi, dalle 10 alle 13.30:
Fausto Bertinotti, Achille Bonito Oliva, Luciano Fabro, Massimiliano Fuksas, Enrico Ghezzi, Sergio Givone, Italo Rota.

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