Domenici: "Votiamo sì al referendum costituzionale sul federalismo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 2001 01:49
Domenici:

L’associazione nazionale dei comuni (Anci), guidata dal sindaco di Firenze Leonardo Domenici, scende in campo per il referendum costituzionale del 7 ottobre. Questa mattina, a Roma, il sindaco di Firenze ha riunito il comitato operativo dell’associazione che raggruppa la maggioranza dei comuni del nostro paese, per discutere del referendum sul federalismo. Il comitato, ha spiegato Domenici, ha approvato all'unanimità un documento in cui si dice a chiare lettere che è necessario “proseguire sulla strada unitaria della riforma.

Noi sindaci non solo dobbiamo esprimerci a favore del prossimo referendum, ma dobbiamo svolgere la massima informazione istituzionale nei confronti degli elettori”. L’Anci ha lanciato anche un appello al Governo e al Parlamento affinché, in accordo con le autonomie locali, prosegua e completi il processo di riforma. “Da sempre – ha aggiunto il sindaco di Firenze – l’Anci è impegnata ad affermare una riforma dell'ordinamento della Repubblica che si ispiri ai principi di un autentico federalismo autonomista.

L'articolo 5 della Costituzione, che riconosce l'autonomia locale come principio fondante della organizzazione dei pubblici poteri e dell'agire collettivo, per troppo tempo è stato negato da un ordinamento giuridico, economico ed istituzionale di tipo centralista e burocratico. Un ordinamento che ha rallentato la crescita economica e sociale del Paese ed ha ostacolato l'affermarsi di sistema di responsabilità diffuse sul territorio''. Il rifiuto del centralismo è sempre stato una costante per il sistema delle autonomie, ciononostante non si è ancora consolidata, negli apparati istituzionali, la consapevolezza del vero significato e del peso da riconoscere alle autonomie locali.

“E' per questa ragione – ha precisato Domenici - che l'Anci, assieme alla Conferenza dei Presidenti di Regione, all'Upi e all'Uncem ha sostenuto, sul finire della scorsa legislatura parlamentare, un confronto con tutte le forze politiche affinché in Costituzione, anche nella forma di una legge stralcio, ci fosse un nucleo di principi autonomisti”. Per il sindaco di Firenze e presidente dell’Anci la riforma costituzionale attuale è solo l'inizio di un processo di costruzione di una vera Repubblica autonomista e federale.

Un inizio positivo poiché viene riconosciuto ''il principio di sussidiarietà e la piena autonomia dei Comuni, città metropolitane, province e regioni, attribuendo ad ogni livello di governo precise responsabilità istituzionali. Inoltre incontriamo importanti innovazioni, in direzione del federalismo finanziario e fiscale, grazie alla istituzione di un fondo perequativo per i territori di minore capacità fiscale. Di particolare valore sono poi le scelte di cancellare i controlli di legittimità e l'istituzione, in ogni regione, del Consiglio delle autonomie”.

Questo processo, tuttavia, è, secondo Domenici, ancora insufficiente. “Faccio appello al nuovo governo e al Parlamento affinché approfondiscano il processo di riforma cooperando d'intesa con le autonomie locali”. I punti focali di una nuova fase di riforme istituzionali, per l’associazione dei Comuni italiani sono tre: Camera delle autonomie, caratterizzazione della Corte Costituzionale in senso autonomista e federalista (con garanzia e tutela presso di essa delle prerogative degli enti locali), ancora revisione delle norme relative alla legislazione concorrente tra Stato e regioni.

“Sono gli aspetti – ha concluso Domenici - fondamentali della riforma che vanno affrontati in questa legislatura”.

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