L'anniversario della Liberazione di Prato dedicato a Ofelia Giugni, la staffetta partigiana scomparsa nel maggio scorso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 settembre 2001 14:49
L'anniversario della Liberazione di Prato dedicato a Ofelia Giugni, la staffetta partigiana scomparsa nel maggio scorso

Il 6 settembre 1944 gli alleati entravano a Prato: ufficialmente terminava l’occupazione nazista. Ma i tedeschi erano già in fuga. A distanza di 57 anni, domani, in città verrà celebrato l’anniversario della Liberazione. A tenere l’orazione ufficiale sarà il vice presidente della Toscana, Angelo Passaleva. L’appuntamento è nel palazzo comunale di Prato alle 18.45.
Un 6 settembre nel nome di Ofelia Giugni. ll sindaco Fabrizio Mattei nel suo messaggio per la ricorrenza della Liberazione della città ha inteso dedicare quest'anno il ricordo dello storico avvenimento alla staffetta partigiana scomparsa nel maggio scorso.

Di seguito il testo del primo cittadino: «E’ un 6 settembre, anniversario della Liberazione della città, senza Ofelia Giugni, la staffetta partigiana che fino agli ultimi giorni della sua esistenza è stata tra le protagoniste delle cerimonie commemorative. Ofelia, con il suo mai sopito entusiasmo che la portò giovane a scegliere la frontiera difficile dell’opposizione al fascismo e al nazismo, con la sua presenza, con la bandiera dell’Anpi sempre in spalla, riassumeva il senso di quelle gloriose giornate che condussero alla liberazione di Prato e successivamente del Paese: la fede nella giustizia, nella democrazia, nella pace, nel rispetto della dignità umana.

Il ricordo di Ofelia, sempre in prima fila, sempre pronta a testimoniare il percorso di una generazione, la sua, che seppe schierarsi in circostanze difficili e drammatiche dalla parte delle ragioni della libertà, contro le catene dell’oppressione e dell’ingiustizia, mi sovviene in questo momento in cui ci accingiamo, come ogni anno, a rammentare il sacrificio di 29 giovani martiri, uccisi dalla barbarie e dall’odio fanatico. In tempi dove l’inquietudine per le sorti del nostro pianeta, e per le sorti della stessa democrazia politica, insidiata da impetuosi fenomeni di trasformazione che non riesce a regolare, agita le coscienze di molte persone, e dei giovani, la memoria di Ofelia serve da luminoso esempio per non smarrire la bussola, per non farsi trascinare da un senso di impotenza che fa sembrare ineluttabile la presenza di una umanità sofferente.

Quello che Ofelia ci ricorda è che non può esservi spazio per la rassegnazione e che non può esservi spazio per la violenza, Là dove si manifesta un’ingiustizia, là dove si smarrisce il significato della persona, si può operare con gli strumenti e le idee della ragione democratica. Quegli strumenti e quelle idee che giovani come Ofelia 57 anni orsono contribuirono a riconquistare nella speranza di un avvenire più sereno e più libero».
’Basta con le discriminazioni dei morti in base all’ideale per il quale hanno combattuto’’.

E’ quanto chiede in un’interrogazione presentata oggi il gruppo consiliare di Alleanza Nazionale, primo firmatario Antonio Gerardo Andriulli, al sindaco Leonardo Domenici. Andriulli sottolinea come, dai giornali, ‘’risulta che il sindaco, nel corso della cerimonia ufficiale dell’11 agosto scorso per ricordare i partigiani che persero la vita combattendo, ha contestato la contemporanea commemorazione da parte di esponenti di An dei caduti della RSI. ’’. Inoltre Domenici avrebbe detto che ‘’An, partito di governo, non dovrebbe partecipare a iniziative del genere’’.

‘’Il tempo dovrebbe attenuare gli odi o placare gli animi – conclude il consigliere di An – soprattutto davanti a ragazzi che persero la vita, da entrambe le parti, con l’unico intento di servire la Patria’’.

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