Diminuisce il costo della vita a Firenze nel mese di luglio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 luglio 2001 13:45
Diminuisce il costo della vita a Firenze nel mese di luglio

Diminuisce dello 0,1% il costo della vita a Firenze rispetto al mese di giugno. L’anticipazione dei risultati del calcolo dell’inflazione a Firenze (che dovranno essere poi confermati dall’ISTAT) secondo gli indici per l’intera collettività nazionale, è stata data dall’assessore alla statistica Andrea Ceccarelli. . ‘’Erano oltre due anni che l’indice congiunturale non faceva segnare un valore negativo. Invece, rispetto al mese di luglio dello scorso anno – ha detto Ceccarelli - si è avuto un aumento del 2,8%.

Da notare che lo scorso mese lo stesso indice segnalava un aumento del 3%’’. Questo positivo risultato è dovuto in massima parte alla diminuzione dei prezzi dei carburanti e del gas per riscaldamento, sono così stati più che controbilanciati gli aumenti registrati nel comparto dei prodotti alimentari. ‘’Un aumento, quest’ultimo, che è da considerare abbastanza anomalo rispetto agli stessi periodi degli anni precedenti, poiché solitamente frutta e verdura nei mesi estivi segnano un calo; scontiamo ancora infatti un trascinamento degli aumenti nei costi dei trasporti dei mesi scorsi e il permanere dell’”effetto mucca pazza”, con l’aumento dei prodotti alternativi alla carne rossa cui non corrisponde un calo della fettina tradizionale’’.

Continua poi, nonostante alcuni aumenti nella telefonia fissa, il calo vistoso del capitolo delle comunicazioni, sia per la diminuzione delle tariffe della telefonia mobile sia per il calo del costo dei telefonini. Nel settore di grande importanza nella nostra città degli alberghi, ristoranti e pubblici esercizi, ‘’Firenze questo mese è in controtendenza rispetto ai dati nazionali: si sono avute lievi diminuzioni per camere d’albergo e pasti al ristorante ha proseguito Ceccarelli. - Purtroppo però l’indice annuale di questo capitolo è quello con l’aumento maggiore, il 5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno’’.
La rilevazione dei prezzi al consumo è tra quelle di maggiore consistenza ed impegno svolte dall’Ufficio Comunale di Statistica.

Oltretutto, a differenza di altre rilevazioni, quella dei prezzi è quasi interamente autofinanziata dal Comune con solo un piccolissimo contributo dell’ISTAT. Vengono rilevati oltre 8.000 prezzi in 900 negozi, a Firenze ed anche nei comuni limitrofi, per alcuni esercizi della grande distribuzione. Sono impiegati circa 15 rilevatori esterni e 3 dipendenti interni che provvedono al controllo e all’elaborazione dei dati. I prodotti rilevati sono quelli di più largo consumo in tutti i settori, anche nei servizi.

Il cosiddetto “paniere” viene aggiornato dall’ISTAT ogni anno per rispecchiare le modificazioni negli stili di vita e nei consumi, su specifiche indicazioni di ciascun Comune. Da quest’anno vengono rilevati anche gli sconti e i prezzi di saldo e di liquidazione, anche se il calcolo potrà essere effettuato solo dal prossimo anno. Questo non significa che i dati sull’inflazione verrano artificiosamente raffreddati. Si tratta invece di un logico adeguamento alla realtà, che vede sempre più diffuse queste forme di concorrenza commerciale.

Lo scopo della rilevazione è proprio quello di conoscere i prezzi realmente pagati dai consumatori. Ad esempio per una camera d’albergo non è tanto interessante il prezzo di listino ma quello che viene effettivamente richiesto al cliente. Il Comune sta inoltre predisponendo una convenzione con il Dipartimento di Statistica dell’Università di Firenze, nell’ambito della quale saranno anche studiate nuove modalità di rilevazione e, soprattutto, di elaborazione dei dati, con l’obiettivo di costruire un modello, descrittivo e predittivo, delle spese e dei consumi per la nostra città.

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