Presentati dalla Camera di Commercio di Firenze i risultati dell'osservatorio sull'evoluzione del gusto del Vino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 luglio 2001 12:46
Presentati dalla Camera di Commercio di Firenze i risultati dell'osservatorio sull'evoluzione del gusto del Vino

FIRENZE, 12 LUGLIO 2001 - 85,7% sono scelte dettate dalla qualità dei vini; rosso (71%), giovane (54%), strutturato (49%), origine (59%) e territorio (52%) sono inoltre i fattori che determinano il successo di un vino nel giudizio dei consumatori.
Una maggiore attenzione per la qualità, una crescente propensione verso la sensazione di epidermica piacevolezza, una progressiva ricerca della rotondità e morbidezza.
E' quanto emerge dalla ricerca della Camera di Commercio di Firenze, "Dove va il gusto del vino.

Osservatorio sull'evoluzione del gusto" elaborata dallo Studio Mercatali.
Il progetto rientra tra gli accordi stabiliti tra le capitali dei grandi vigneti (Bordeaux, San Francisco, Melbourne, Santiago del Cile, Porto, Firenze) che vede la Camera di Commercio di Firenze impegnata in un progetto pilota per la realizzazione di un osservatorio permanente sull'evoluzione del gusto dei consumatori di vino, in grado di fornire dati di mercato reali ai produttori.
Nel corso dell'indagine, durata sei mesi, sono stati coinvolti produttori, ristoratori e consumatori allo scopo di conoscere le tendenze del gusto, cercando di interpretare le dinamiche evolutive del mondo del vino alla luce di quei "sistemi di relazioni" tra comportamenti, atteggiamenti e valori.
Il vino non è più visto solo come bevanda, ma è diventato un piacere con cui soddisfare il palato.

La tendenza generale va verso una maggiore richiesta di vini rossi, con sapori e profumi ben definiti, una scelta influenzata anche da quegli effetti salutari messi in risalto dai medici e dai media.
Una maggiore presa di coscienza del gusto personale, è quanto emerge nella scelta del consumatore, che tende ad "ordinare ciò che si vuole" e non si fa condizionare più di tanto dalle "mode".
Pur restando fedeli le generazioni più mature, cresce l'interesse da parte dei giovani, soprattutto fra i 25/35anni, e la conferma viene dall'aumento dei wine bar, che rappresentano l'alternativa alle enoteche vecchio stile e alle birrerie.

I giovani sono coloro che fanno le degustazioni, che popolano i corsi di sommelier e che dimostrano un grande entusiasmo in materia.
Un fenomeno assolutamente nuovo è la continua crescita di interesse delle donne verso il vino. Le donne si dimostrano competenti e appassionate in materia, influenzano la scelta di un vino a tavola ma si sbilanciano solo se sono veramente sicure di quello che andranno a ordinare. Hanno un miglior palato rispetto agli uomini. Non amano più solamente i vini leggeri e dolci (tanto che venivano definiti vini da donne) ma si interessano anche ai vini strutturati e con gusti ben definiti.
I consumatori hanno acquisito una competenza sempre maggiore e sono in grado di riconoscere le differenze fra vari tipi di vino, si informano, leggono, si scambiano esperienze, frequentano corsi per sommelier.

Stanno attenti a ciò che bevono, agli abbinamenti fra vino e cibo, si dimostrano curiosi nel provare nuovi prodotti e il fattore costo non è determinante nella loro scelta.
I clienti fiorentini tendono ad ordinare vini della propria regione e sono i più restii a provare prodotti nuovi. Tra i competenti, gli stranieri dimostrano di possedere informazioni molto più complete e precise e gli americani tendono a scegliere i Super-Tuscans e le etichette più pregiate.
Ma dove va allora il gusto del vino?
Verso la qualità, la piacevolezza, la morbidezza, la rotondità e il gusto personale.
Cresce la competenza fra le donne e i giovani tra i 26 e i 35 anni orientati verso la fascia medio-alta del mercato.

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