Sistema dell’emergenza sanitaria, mozione di indirizzo approvata dalla quarta commissione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 marzo 2001 16:50
Sistema dell’emergenza sanitaria, mozione di indirizzo approvata dalla quarta commissione

Il sindaco deve intervenire sull’azienda sanitaria affinché «ogni ulteriore estensione della sperimentazione del 118 sia preceduta da una approfondita valutazione del funzionamento attuale rispetto alla precedente impostazione». E’ quanto chiede una mozione approvata questa mattina dalla commissione sanità e servizi sociali secondo la quale è anche necessario «provvedere con urgenza che i trasporti sanitari ordinari siano risolti attraverso una centrale specificatamente deputata e gestita dal volontariato attraverso una convenzione con l’asl ed il Comune».

La mozione impegna, fra l’altro, l’amministrazione affinché «le ulteriori fasi della riorganizzazione del servizio vengano attuate nel rispetto di quanto contenuto nell’accordo siglato nel luglio 2000 tra le associazioni di volontariato e l’asl nel quale sono valorizzati gli apporti delle diverse componenti», perché «l’organizzazione e il personale del “118” siano integrati con quelli di tutti i presidi ospedalieri» e affinché «sia mantenuta la positiva combinazione volontari-infermieri sui mezzi con partenza dalle sedi del volontariato».

Il documento chiede anche che «venga unificato il servizio di chiamata per le esigenze di continuità assistenziale, ovvero la guardia medica, nonché quello per la teleassistenza». «Giudico di grande importanza il contributo che tutti i membri della quarta commissione hanno dato - ha sottolineato la Presidente della commissione sanità e servizi sociali Susanna Agostini - portando alla definitiva approvazione all’unanimità della mozione di indirizzo sul 118. Questo documento vuol garantire un sistema di soccorso efficace.

Come sappiamo ogni emergenza è una cosa a sé e ciascuna persona ha il diritto ad avere un intervento appropriato». Secondo l’Agostini «l’applicazione della nuova normativa, l’esperienza di anni di lavoro qualitativamente alto, l’adeguamento della gestione centralizzata fanno sì che il modello di pronto intervento che le parti interessate, asl e associazioni, stanno mettendo a punto garantisce sempre più la sicurezza dei cittadini e la massima competenza degli operatori». «Auspico ha concluso l’Agostini - che le varie componenti, ovvero asl, associazioni di volontariato, quartieri e medici, possano trovare nei contenuti di questa mozione quei riferimenti di indirizzo politico necessari a fare chiarezza negli obiettivi, nella definizione degli scopi del 118, allenti le tensioni, eviti speculazioni.

Evitando d’ora in poi inopportuni allarmismi che altro non producono che sfiducia in tutto il sistema».

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