Alessandro Santoro, prete alle Piagge, interviene in sostegno al Centro Popolare Autogestito - Fi Sud

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 febbraio 2001 00:40
Alessandro Santoro, prete alle Piagge, interviene in sostegno al Centro Popolare Autogestito - Fi Sud

"Tra le tante notizie sulla vita della città che arrivano nelle nostre case ce ne è una che credo meriti una priorità assoluta su tutte le altre: lo sgombero del Centro Popolare Autogestito dall'area ex-Longinotti -annuncia il prete Alessandro Santoro, alla vigilia della manifestazione Nazionale per la difesa di un'esperienza di socialità e di aggregazione che si svolgerà, in Piazza Santa Croce, dalle 16 di oggi- Dentro a questa vicenda possiamo ritrovare tutte le contraddizioni di cui soffre Firenze, che sembra vendersi al dio mercato e del consumo - la nascita di un ennesimo centro commerciale - mortificando e schiacciando un'esperienza popolare e di base come quella del CPA che ha contribuito a dare voce alle istanze più marginali e meno abbienti della città.

Questi ragazzi (come vengono definiti dai mass-media) non vogliono perdere la loro storia, non ci stanno, e come hanno fatto in altri momenti, in questi mesi hanno resistito ed hanno continuato ad esistere e proporre, arrivando ad organizzare per sabato pomeriggio alle ore 16, partendo da Santa Croce, una grande e colorata manifestazione che chiama a raccolta tutti quelli che hanno a cuore queste esperienze autorganizzate, che cercano di riappropriarsi della città e delle sue dimensioni più vere e più profonde di relazione attraverso iniziative popolari di musica, riflessione, animazione popolare e presa di coscienza collettiva. Ormai i giochi sembrano fatti, il Comune ha dato il suo via libera a questa ulteriore operazione speculativa, travestita da riqualificazione urbana, deliberando la costruzione del centro commerciale nell'area ex-Longinotti a Gavinana; le ruspe e i bulldozer hanno cominciato i primi lavori di scasso e un nugolo di poliziotti sta presidiando l'area e sembra proprio che non ci sia più spazio per ripensamenti...

eppure il CPA continua ad offrire spettacoli ed iniziative, messaggi di solidarietà continuano ad arrivare da ogni parte d'Italia, assemblee molto partecipate preparano la grande manifestazione di sabato e un grande pullulare di volti tesi ma vivi parlano di voglia di resistere e non mollare. Sono i Davide della nostra città, piccoli grandi uomini armati soltanto della loro fionda, intifada di speranza e di coraggio contro il Golia delle logiche prepotenti e liberiste del nostro sistema di cui sembra schiava la nostra città e parte dei suoi distratti abitanti.

Quella statua di Davide michelangiolesca che file di turisti ammirano all’Accademia oggi si incarna nella lotta fragile ma viva e vitale del CPA e dei loro amici... ed io, come uomo e come prete mi unirò a loro, sarò con loro sabato 17 a Santa Croce a difendere questo tempio di umanità colorata e plurale che è la storia di questo centro sociale, aiutandoli a non farsi cadere le braccia e a resistere per esistere.
Sarò in prima fila, con il Vangelo di Gesù di Nazareth tra le mani, mio quotidiano compagno di avventura, per difendere questa esperienza popolare autogestita così importante per la città, perché ancora si possa credere alla possibilità di costruire un'alternativa a questa città ingabbiata e asservita al moloch del denaro.

Chi crede a questa utopia concreta non può far altro che schierarsi dalla parte del CPA, è invitato ad essere presente Sabato 17 e cominciare a riannodare i fili lillipuziani".

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