Lo spettacolo è il racconto di Otello. Lui, quello di Shakespeare, il celebre Moro di Venezia. La trama sembra una pagina di cronaca del nord-est italiano di oggi con un pizzico di sceneggiatura di "Indovina chi viene a cena": una storia d'amore controversa tra una nobildonna veneziana giovane e bella e un immigrato di colore che trova un impiego di una certa responsabilità in un'impresa a partecipazione statale. Il trasferimento in un'isola del Mediterraneo, e lì, in pochissimi giorni, la tragedia: per cause che ci sfuggono l'immigrato perde la testa e massacra la giovane moglie un attimo prima di togliersi lui stesso la vita. Una tragedia della gelosia, certo, si sa. Ma forse anche del linguaggio. Il tradimento, prima di tutto, è quello delle parole. La spregiudicatezza di Iago contro la rettitudine di Otello. Rapidità contro lentezza.
Giovedì, 01 Maggio 2025 - 14:21
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