Approfondire i problemi legati alla metodologia del restauro delle opere d’arte e perfezionare e diffondere le “buone pratiche” di restauro e conservazione di materiali ceramici, lapidei e metallici. Questi gli scopi del master in conservazione del patrimonio culturale organizzato dall’Istituto per l’Arte e il Restauro “Palazzo Spinelli” con il contributo della direzione generale per la promozione e la cooperazione culturale del ministero degli affari esteri, che si è chiuso oggi. Al corso, indirizzato ai quadri tecnici addetti alla gestione e alla conservazione del patrimonio culturale nei paesi del bacino del Mediterraneo, hanno partecipato laureati provenienti da Algeria, Libano, Palestina e Siria.
A tutti è stato consegnato il diploma dall’assessore al turismo, relazioni internazionali, musei comunali e progetti e politiche comunitarie Stefano Bruzzesi e dal presidente dell’Istituto Franco Sottani. Durante il corso gli allievi hanno restaurato: maioliche di Montelupo, reperti archeologici provenienti dal museo di Ischia di Castro, manufatti lapidei del cimitero monumentale degli inglesi di Firenze e la scultura di Pierino da Vinci situata nel cortile di Michelozzo in Palazzo Vecchio.
