Mille firme per riaprire l’Esselunga di viale De Amicis

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 dicembre 2000 12:49
Mille firme per riaprire l’Esselunga di viale De Amicis

E’ il risultato ottenuto dal comitato spontaneo dei cittadini e dai consiglieri comunali Massimo Pieri e Bianca Maria Giocoli. «Abbiamo raccolto le richieste, proteste e lamentele di anziani, negozianti e di tutte le persone che per motivi di lavoro fanno parte dell’indotto che gravita nella zona di Campo di Marte» hanno spiegato Pieri e la Giocoli sottolineando «la grandissima quantità di persone che sono state richiamate dal bisogno di avere un punto di riferimento importante per la zona».

«Vogliamo anche lanciare un appello agli assessori Cioni, Colonna e Biagi, alla società Esselunga ed alle associazioni di categoria per tenere aperto il supermercato - hanno proseguito i due consiglieri di Forza Italia - un supermercato che vanta una superficie di soli 1200 metri quadrati e che ha dimostrato di essere perfettamente compatibile con la vivibilità del quartiere».
Sospendere la concessione edilizia e riportare la questione in Consiglio comunale. E’ la richiesta della capogruppo di Rifondazione comunista Monica Sgherri a proposito della delibera con la quale la giunta ha rilasciato la concessione edilizia per l’area ex Longinotti.

«Sono esterrefatta per questa scelta - ha aggiunto la Sgherri - in questo modo l’amministrazione ha di fatto consegnato alla Coop la responsabilità dell’inizio dei lavori, senza tenere presente che su questa questione si dovranno prima pronunciare i cittadini con un referendum». Secondo la capogruppo di Rifondazione «il Comune vuol porre i cittadini di fronte ad uno stato di fatto con un cantiere già aperto e con lavori in stato di avanzamento anche se dal referendum potrà risultare che nell’area dell’ex Longinotti non deve sorgere un nuovo centro commerciale».

«Che urgenza c’era di rilasciare la concessione visto che il referendum si svolgerà a febbraio?» si è poi domandata la Sgherri secondo la quale «l’amministrazione poteva dare prima risposta alle precise indicazioni contenute in un ordine del giorno sull’area ex Longinotti votato nel maggio scorso insieme alla delibera».

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