Cioni agli intellettuali fiorentini: "Aiutateci a migliorare la città"

Redazione Nove da Firenze
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18 novembre 2000 21:10
Cioni agli intellettuali fiorentini:

Partecipare a un progetto comune per superare le polemiche e collaborare a risolvere i problemi di Firenze. E’ la proposta lanciata dal vicesindaco Graziano Cioni agli intellettuali fiorentini, per creare un tavolo di confronto che non discuta soltanto i grandi temi legati all’idea di città, ma affronti anche le questioni più concrete e vicine al vivere quotidiano. Un appello che il professor Sergio Givone, docente di estetica all’Università di Firenze, ha recepito e accettato: “Prendiamoci in parola”, ha risposto al vicesindaco.

E ora la proposta potrà trasformarsi in una collaborazione fattiva. Il faccia a faccia tra Cioni e Givone si è svolto stamani negli Studi di Italia 7, l’emittente televisiva fiorentina dove è stata registrata una puntata della trasmissione “Ieri, oggi, domani” che andrà in onda lunedì 20 novembre alle 19.15. Lo spunto era la polemica a distanza scoppiata in questi giorni fra il vicesindaco e il professore sul traffico, l’immigrazione, la funzione della polizia municipale. “Temi sui quali l’amministrazione sta impegnando a fondo – ha detto Cioni – Con i grandi progetti per la mobilità che partiranno a gennaio, con la campagna per la sicurezza stradale, con le nuove pedonalizzazioni, con i nuovi autovelox, con i prossimi controlli alla ztl, con la battaglia contro il racket che sta dietro il commercio abusivo, con i progetti per l’integrazione degli extracomunitari, con l’impegno di portare a mille il numero dei vigili urbani a Firenze”.

“Il futuro è in cammino – ha aggiunto il vicesindaco – e sappiamo che fra dieci anni la città sarà diversa, più efficiente e funzionale. Ma il problema è anche l’oggi. Ebbene, per progettare il domani e governare l’oggi vorremmo il contributo degli intellettuali, che possono dare un aiuto vero, concreto a chi amministra. Vorremmo davvero che questa componente di grande valore per la città, potesse entrare dentro la macchina amministrativa, capire i problemi dall’interno e aiutarci a risolverli.

Firenze non potrebbe che trarne vantaggio”.

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